
I dati della Cgia di Mestre sui primi sei mesi del 2025 disegnano un quadro dell’occupazione contrastato.
Migliora in Italia l’occupazione ma aumenta la cassa integrazione, in provincia di l’aumento è allarmante.
Nello scorso mese di agosto, il numero degli occupati ha raggiunto quota 24,1 milioni, un milione in più rispetto a tre anni fa quando si è insediato il governo Meloni.
Ma contemporaneamente è aumentato del 22%, rispetto allo stesso periodo del 2024, il numero delle ore di cassa integrazione autorizzate.
Secondo la Cgia di Mestre, con una crescita che negli ultimi tre anni è stata sotto l’1 per cento, all’aumento dell’occupazione non è corrisposto un incremento altrettanto importante della produttività, almeno nel settore dei servizi e del terziario, e gli stipendi degli italiani, che mediamente sono al di sotto della media europea, non crescono adeguatamente.
In Sicilia le ore di Cig sono diminuite del 21,8%, ma il dato della provincia di Siracusa è in netta controtendenza, le ore aumentano infatti dell’88,6%
Per Seby Zappulla, segretario provinciale di Sinistra Italiana Avs, si tratta di un incremento spaventoso, che piazza quella di Siracusa ai primi posti tra le 104 province italiane.
“La realtà dei numeri ci restituisce un quadro drammatico.
Secondo il Cgia di Mestre il ricorso agli ammortizzatori sociali nella provincia di Siracusa deriva anche e soprattutto dalla fase di crisi in cui è precipitata la zona industriale di Siracusa”.
Zappulla ricorda l’allarme lanciato qualche settimana fa da Fiom, Fim e Uilm sulla perdita di circa 600 posti di lavoro nel comparto metalmeccanico, allarme che è stato sostanzialmente sottovalutato, come il tema di fondo che Sinistra Italiana denuncia da mesi, che la crisi industriale è una crisi di sistema.
“Continuare a dire che la situazione è sotto controllo, come fanno i governi regionali e nazionale e le forze politiche che li sostengono, è un errore che questo territorio rischia di pagare drammaticamente.
Non è ignorando le voci critiche che da questo territorio si levano che i problemi si risolvono.
Il boom della cassa integrazione registrato nella provincia di Siracusa è la spia di un disastro sociale che sta per arrivare e che non può più essere sottovalutato.
Piuttosto che rassicurare l’opinione pubblica occorrerebbe chiedere al governo Meloni cosa intende fare, nell’immediato, sulla crisi del polo industriale di Siracusa, come pensa di riconvertire gli asset esistenti, risanare il territorio e rilanciare un settore industriale nel solco della transizione energetica, modello di produzione sostenibile sul piano ambientale, economico e occupazionale”.
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