Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 44)
Al grido ‘Ora basta!” il lungo corteo è partito da piazzale Marconi e ha raggiunto piazza Archimede, dove sono intervenuti i leader dei due sindacati, Cgil e Uil, che hanno indetto lo sciopero nazionale e organizzato la manifestazione regionale proprio a Siracusa, per protestare contro la finanziaria del governo nazionale.
La legge di stabilità in discussione al Parlamento, per i due sindacati, non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani.
Lo sciopero di oggi ha oggi ha visto l’adesione di quasi il 90% dei lavoratori della zona industriale del siracusano, dove ad incrociare le braccia per la protesta sono stati circa 5000 lavoratori.
Tra i temi della protesta l’assenza di politiche per il sud e per il miglioramento della sicurezza sul lavoro.
Per il segretario nazionale della Uil, Pier paolo Bombardieri, mancano risposte ai principali problemi del paese e del mezzogiorno in particolare.
“Si peggiorano le condizioni di chi poteva andare in pensione.
Le politiche per il mezzogiorno sono state dimenticate.
Alle motivazioni nazionali che ci hanno spinto a proclamare lo sciopero, se ne aggiungono alcune specifiche, per garantire ai cittadini che vivono in questa terra pari opportunità e dignità rispetto agli altri.
Come si rilancia l’occupazione in Sicilia e nel mezzogiorno, tenuto conto che oggi c’è quasi lo stesso numero di pensionati e lavoratori?
Come si riesce ad arginare il fenomeno dei ragazzi che qui si preparano e vanno via a lavorare da un’altra parte?”.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 42)Dal palco di pazza Archimede, gremita come nelle occasioni più importanti, il segretario generale di Cgil di Siracusa Roberto Alosi ha ricordato i continui attacchi al diritto di sciopero da parte del governo di destra.
Alosi ha ricordato quando, nel 2019, l’allora ministro degli interni Salvini, su richiesta dell’ambasciatore russo, per tutelare gli interessi della Lukoil, inviò una circolare al Prefetto di Siracusa per vietare manifestazioni e assembramenti nella zona industriale.
Dopo Alosi sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti delle categorie dei lavoratori, e degli studenti, la segretaria provinciale della Uil di Siracusa Ninetta Siracusa, il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino e il segretario nazionale della Uil Bombardieri.
Per Mannino, la lotta per fermare l’inaccettabile mattanza delle donne è necessario uno sforzo che veda protagonista il mondo del lavoro e la scuola, che educhi all’affettività e al rispetto.
“Diventeremo più poveri e la nostra terra più deserta. Già ogni anni almeno 20 mila giovani vanno via in cerca di un futuro migliore e la situazione non potrà che peggiorare.
Per questo lo sciopero oggi oltre che un diritto è un obbligo e il segnale che viene da Siracusa è che il mondo del lavoro vuole essere protagonista del cambiamento.
Questa mobilitazione dunque continuerà finché non cambieranno le politiche scellerate del governo”.






