
Il senatore del Partito democratico Antonio Nicita ha presentato al Presidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità Calderone, una richiesta di informazioni in merito alle scelte penalizzanti per la provincia di Siracusa e chiarimenti urgenti sul futuro nuovo ospedale del capoluogo.
Il senatore siracusano chiede al presidente Calderone di convocare Presidenza della Regione Sicilia e l’assessore competente, per discutere le numerose criticità emerse nella bozza della nuova rete ospedaliera regionale, recentemente presentata alla Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa, e contestata un po’ da tutte le parti.
Per Nicita si tratta di un documento incompleto e sbilanciato, ma soprattutto lesivo del diritto alla salute dei cittadini.
“Il piano, anziché rafforzare i presidi sanitari di un territorio già sottodimensionato, prevede un taglio netto di 25 posti letto per acuti, riduzione, peraltro, in contrasto con quanto previsto dalle autorità sanitarie della provincia di Siracusa, a fronte di un incremento insufficiente di soli 8 posti per post-acuti, determinando un saldo fortemente negativo.
Una scelta che appare tanto più grave se si considera il contesto già critico della sanità nella provincia: carenza cronica di personale, lunghe liste d’attesa, fuga di pazienti verso le province vicine, chiusura di servizi territoriali essenziali, riduzione progressiva di posti letto negli ultimi anni”.
Nella richiesta inviata al presidente della Commissione sono elencate le maggiori criticità del piano.
“L’ospedale di Lentini, uno dei presidi più strategici per l’intera zona nord della provincia, subisce la perdita di ben 22 posti letto per acuti, compresa la completa soppressione del reparto di geriatria.
In cambio, si prevede un incremento di appena 2 posti letto per riabilitazione: un saldo gravemente penalizzante, che avrà conseguenze dirette sulla mobilità passiva verso Catania.
Avola perderà 13 posti letto per acuti; Noto vedrà sì un aumento di 8 posti in day hospital, ma al prezzo del taglio di 8 posti in riabilitazione.
Particolarmente incomprensibile e dannosa è la decisione di penalizzare l’Ortopedia- Traumatologia di Noto, reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volumi e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto attivi (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno e una mobilità attiva in crescita, rappresenta un modello virtuoso da valorizzare, non da depotenziare. Chiediamo che questo reparto venga mantenuto e potenziato, e non ridimensionato, come ipotizzato nella bozza.
Il Muscatello di Augusta guadagna 10 posti in geriatria, ma ne perde 4 complessivamente tra ORL
e oncologia, con un saldo comunque modesto rispetto alle esigenze dell’area industriale e ad alto impatto ambientale in cui è inserito.
All’ospedale Umberto I di Siracusa, il previsto aumento da 38 a 44 posti letto in terapia intensiva è positivo, ma viene in parte vanificato dalla soppressione di 16 posti di terapia semintensiva attivati durante l’emergenza Covid. Anche in questo caso, il bilancio complessivo è ambiguo e privo di copertura funzionale in termini di personale”.
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