Il senatore siracusano del Partito democratico Antonio Nicita ha presentato una interrogazione al ministro della salute Orazio Schillaci, con la quale denuncia la crisi della sanità in Sicilia e chiede iniziative straordinarie per migliorarne la qualità.
L’interrogazione prende spunto da una serie di disservizi riportati dalla stampa e dai dati forniti da autorevoli enti del settore sanitario che evidenziano la crisi del sistema sanitario in Sicilia, alla base della richiesta di un intervento straordinario da parte del ministero.
Nicita fa riferimento al caso del rinvio di un intervento chirurgico di un minore nell’ospedale Umberto I di Siracusa, episodio poi chiarito dal responsabile del reparto (leggi l’articolo), e richiama quanto denunciato dal Giornale di Sicilia, che nel solo mese di maggio 2025, 47 interventi ortopedici sono stati annullati al Policlinico di Palermo per mancanza di anestesisti.
Quindi il riferimento è ai casi di cronaca, il più recente dei quali riguarda l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Siracusa in seguito alla morte di un paziente di 70 anni, avvenuta presso il Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I dove l’anziano sarebbe rimasto in attesa per circa 4 ore prima che ne venisse accertato il decesso.
Tra i dati riportati da Nicita il deficit strutturale di personale che è stimato nella mancanza del 32% di medici rispetto al fabbisogno, a cui si associa l’assenza di 4.200 infermieri già a partire dal 2024.
A questo si aggiunge quanto documentato dalla Corte dei Conti Sicilia 2024, secondo la quale la Regione è ultima in Italia per efficienza della spesa sanitaria e il 23% dei reparti chirurgici non garantisce continuità operativa.
L’interrogazione riporta ancora i dati del Rapporto Gimbe 2024, secondo il quale i tempi d’attesa per gli interventi chirurgici in Sicilia superano costantemente i parametri previsti dai LEA e dal Decreto Legislativo 29 aprile 1998, n. 124, con punte di 24 mesi per interventi non urgenti, mentre secondo i dati AGENAS 2024, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, sarebbero invece 107.000 i cittadini in lista d’attesa.
Per il senatore le criticità violino in maniera evidente l’articolo 32 della Costituzione e la Carta dei Diritti del Malato (UE 2002), e l’inerzia nella gestione delle liste d’attesa e la carenza cronica di personale configurino un’emergenza sanitaria regionale.
Nell’interrogazione si chiede di sapere:
“se Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati e se non ritenga opportuno acquisire ulteriori informazioni a riguardo mediante apposita ispezione;
se non intenda assumere misure urgenti – ed eventualmente quali – al fine di superare e risolvere la grave inosservanza cronica dei tempi massimi delle liste d’attesa in Sicilia;
se non ritenga urgente predisporre un piano di reclutamento straordinario per medici e infermieri in Sicilia, anche mediante lo sblocco di concorsi e incentivi”.
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