Si è svolta ieri, nel salone della sede della Cgil di Siracusa, una riunione operativa dei presidenti, responsabili e coordinatori degli Ordini Professionali, Associazioni, forze datoriali, forze politiche, comitati e responsabili del terzo settore che aderiscono al Forum provinciale in difesa della Sanità Pubblica.
Alla riunione, che è stata coordinata dal segretario provinciale della Cgil di Siracusa Roberto Alosi, erano presenti i rappresentanti di 32 degli oltre 40 soggetti che hanno già aderito all’iniziativa.
Il Forum è stato costituito lo scorso 1 agosto, con una assemblea pubblica che si è svolta all’Urban Center di via Nino Bixio, a Siracusa, con lo scopo di unire tutte le forze della società per ricostruire condizioni di tutela del diritto alla salute
Quella di ieri è stata una riunione operativa ristretta, convocata per definire le prossime iniziative.
È stata decisa la diffusione un documento con le rivendicazioni del Forum e la convocazione dell’assemblea del Forum per lanciare le richieste, le proposte e le iniziative di mobilitazione, dopo la manifestazione regionale del 20 novembre a Siracusa,
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 42)Intanto la situazione della sanità siciliana, e quella della provincia di Siracusa in particolare, resta drammatica e non si registrano fare passi significativi in avanti.
I Pronto Soccorso e le strutture ospedaliere della provincia sono sempre più in affanno e rischiano la paralisi, mentre cresce l’allarme per la possibile chiusura di reparti per la carenza di medici e personale sanitario.
I tempi di attesa per una visita o un esame diagnostico, rimangono lunghissimi
Da quanto emerge, il testo della legge di stabilità varato dal governo regionale, non contiene investimenti significativi a favore della sanità siciliana.
Come non ne contiene neanche la legge di bilancio del governo Meloni, che ha cominciato il suo percorso parlamentare per l’approvazione.
La norma che ridurrà le pensioni del personale medico a partire dall’1 gennaio 2024, rischia, se non sarà cancellata, di provocare una ulteriore fuga dei medici che hanno i requisiti, per non incappare nella penalizzazione.
Per i promotori del Forum si tratta di un vero dramma sociale che va contrastato subito, prima che sia troppo tardi, avviando un percorso collettivo in raccordo con le mobilitazioni che stanno crescendo in diversi centri della nostra provincia.






