
Per Sinistra Italiana non rappresenta un fulmine a ciel sereno la decisione del Tribunale di sequestrare le azioni di Goi Energy, per un debito di 150 milioni nei confronti di Litasco, la società svizzera di trading di Lukoil, da cui l’azienda cipriota ha acquistato Isab.
“La decisione del Tribunale di Milano di procedere con il pignoramento delle azioni Isab detenute da GoiEnergy non ci coglie di sorpresa.
Era già nell’aria, si attendeva solo il pronunciamento del tribunale”.
In un comunicato a firma del segretario provinciale Seby Zappulla, Sinistra Italiana lancia l’allarme sulla crisi dell’area industriale di Siracusa che assume dimensioni sempre più grandi.
I vertici della raffineria di Priolo ieri avevano risposto a chi chiedeva una dichiarazionedi non avere titolo a rilasciare dichiarazioni su una vicenda che riguarda direttamente gli assetti proprietari.
Per il partito componente di AVS, è una dichiarazione che non lascia presagire nulla di buono.
“Come dire: non sappiamo la Raffineria a chi deve rispondere rispetto all’assetto produttivo da tenere in piedi e alla gestione del sito, intanto andiamo avanti in attesa di ricevere, non si sa da chi, se da GoiEnergy o Litasco o altri, nuove indicazioni e disposizioni”.
Per Zappulla quanto sta avvenendo rappresenta la dimostrazione che si è arrivati al punto di non ritorno.
“O diamo uno sbocco alla crisi con un piano industriale sostenibile sul piano ambientale, economico e occupazionale o tra breve verrà giù tutto.
In assenza di una iniziativa dei governi, è necessario tornare a lottare per difendere il lavoro, l’ambiente, l’economia del territorio. Non c’è tempo da perdere.
Occorre muovere una mobilitazione generale per costringere i governi ad intervenire.
Noi ci siamo. Abbiamo aspettato fino troppo”.
Il segretario di SI ricorda come nei mesi scorsi sia stato chiesto ripetutamente l’intervento dei governi regionale e nazionale e preteso la verità sulla crisi che sta attraversando il polo industriale di Siracusa, anche con numerose interrogazioni parlamentari di AVS.
Alleanza Verdi Sinistra ha chiesto interventi sulla crisi della Sasol, sul piano di Eni Versalis, sul sequestro di IAS, sui mancati investimenti pubblici – come il Pnrr- sulle bonifiche, il risanamento e la riconversione dell’area industriale di Siracusa.
Tutte le interrogazioni sono rimaste senza risposta.
“I 600 contratti metalmeccanici non rinnovati, denunciati da Fiom Cgil, Uilm Uil e Fim Cisl l’ulteriore dato analitico che certifica l’inizio di una deindustrializzazione in corso, che se non fermiamo per tempo produrrà un terremoto economico, sociale e ambientale.
Noi siamo per tenere un tono altamente preoccupato su una vicenda che è stata sottovalutata.
Pronti a unirci alla lotta, dentro e fuori il Parlamento, per dare un futuro ecosostenibile al settore industriale di Siracusa”.
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