
Domenica 18 maggio, la città di Augusta si prepara ad accogliere due figure leggendarie simbolo della tradizione siciliana: i Giganti Mata e Grifone.
L’evento si inserisce nel programma dell’Ottava di “San Giuseppe a’ spiga” e nei festeggiamenti in onore del Patrono San Domenico, offrendo a cittadini e visitatori una giornata all’insegna della cultura popolare e della storia mitica dell’isola.
Protagonisti della festa saranno i colossali pupi antropomorfi, alti quattro metri e larghi un metro e mezzo, portati in città dall’associazione “I Giganti di Varapodio (RC)”, guidata dal maestro Rosario Muscarà. Con la loro imponente presenza e l’accompagnamento di suonatori e danzatori tradizionali, i Giganti sfileranno per le vie e piazze cittadine, rievocando una delle leggende più affascinanti della Sicilia.
La manifestazione è resa possibile grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, la Pro Loco di Augusta – presieduta da Rosario Meli – e il supporto del sindaco Giuseppe Di Mare e dell’assessore alla Cultura e Tradizioni Giuseppe Carrabino.
n parallelo alla sfilata, sarà allestito anche un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato nella riqualificata Piazza D’Astorga.
Tra mito e storia: chi sono Mata e Grifone
La leggenda racconta che nel 965 un gigantesco moro di nome Hassam-Ibn-Hammar approdò nei pressi di Messina alla guida di un gruppo di pirati. Durante le sue incursioni, si innamorò della bella Marta, detta “Mata”, figlia di un nobile locale. Respinto dalla famiglia di lei per motivi religiosi, Hassam decise di rapirla. Solo dopo essersi convertito al cristianesimo e aver preso il nome di Grifone, riuscì a sposare Mata, abbandonando le armi per dedicarsi all’agricoltura. Secondo la tradizione, da questa unione nacquero i primi messinesi.
Ma oltre al mito, esiste anche una lettura storica delle figure allegoriche.
Come spiega l’assessore Carrabino, Mata e Grifone potrebbero essere legati a un episodio risalente al periodo della Terza Crociata.
Tra il 1190 e il 1191, Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra, si trovava a Messina e, per fronteggiare il potere dei greci, fece costruire un’imponente fortezza: il “Matagriffone”, oggi Tempio-Sacrario di Cristo Re. In questo contesto, “Mata” deriverebbe dal latino mateare (uccidere), mentre “Grifone” rappresenterebbe simbolicamente il greco vinto.
Le attuali raffigurazioni dei Giganti riflettono entrambe le letture: Mata con tratti nobili e il castello a tre torri, simbolo di Messina; Grifone con aspetto fiero e selvaggio, barba folta e pelle scura, a rappresentare il diverso, il nemico domato.
Un patrimonio identitario che attraversa la Sicilia
L’arrivo dei Giganti ad Augusta non è solo spettacolo, ma occasione per riscoprire e celebrare un patrimonio immateriale che da secoli anima le tradizioni popolari di molte città siciliane. “Ringraziamo Augusta per aver accolto i Giganti nella propria comunità – ha dichiarato Rosario Muscarà – contribuendo così a tenere viva una delle leggende più rappresentative della nostra terra”.
Con la partecipazione di musicisti tradizionali – tamburi, cassa, organetto e tamburello – e il coinvolgimento delle famiglie, l’evento si preannuncia come un momento di festa e memoria condivisa, capace di unire cultura, folklore e identità.
”Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce. Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”. Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.









