C’era attesa per la riunione del Consiglio comunale di ieri, che avrebbe dovuto discutere del progetto di finanza di affidamento della concessione dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania.
La discussione sulla spinosa questione del progetto di finanza di affidamento della concessione dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania, a cui sta lavorando l’AdSP, era stata inserita al terzo punto dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri, ma non è stata trattata per la mancanza del numero legale.
Alla seduta di ieri era stato invitato il presidente dell’AdSP ingegnere Di Sarcina.
L’aula consiliare era affollata da numerosi rappresentanti di sindacati e degli operatori portuali.
Alla fine non se n’è fatto nulla, per la protesta dei sei consiglieri di opposizione presenti, che avevano prima chiesto un consiglio monotematico e poi la convocazione della deputazione regionale e nazionale.
Il presidente del consiglio Stella non ha accettato la richiesta, successiva alla convocazione e ne è nata una schermaglia procedurale, con un vivace confronto sul rispetto della normativa e del regolamento del consiglio comunale tra il presidente e la consigliera Milena Contento, che si è fatta portavoce del gruppo dei sei consiglieri di opposizione presenti in aula.
La consigliera Contento ha quindi chiesto il ritiro del punto all’ordine del giorno, per avere modo di acquisire la documentazione necessaria, fin qui non tutta consegnata dell’AdSP in attesa di un parere dell’Avvocatura, come ha precisato il presidente Di Sarcina.
La mozione è stata messa in votazione ed è stata respinta dal Consiglio con sette voti favorevoli e nove contrari.
Al voto dei consiglieri di opposizione si è infatti aggiunto quello di Amato, di Forza Italia, partito che sulla vicenda aveva già espresso una posizione diversa rispetto al resto della maggioranza di cui fa parte.
I sei consiglieri proponenti hanno quindi lasciato l’aula, facendo venire meno il numero legale, anche per la mancanza di alcuni consiglieri di maggioranza tra i quali spicca quello del vicepresidente e assessore Biagio Tribulato.
La riunione è stata quindi aggiornata di un’ora e quindi rinviata a stasera quando, per la validità della seduta, sarà sufficiente la presenza di dieci consiglieri.
La vicenda dell’affidamento in concessione a un’associazione di imprese, con capofila la Osp di Palermo, ha suscitato la preoccupazione e la protesta degli operatori portuali, che verrebbero di fatto esclusi dagli affidamenti per attività che alcuni di loro svolgono da settanta anni.
Della associazione di imprese fanno parte solo due società del territorio, la Patania srl e la Ecolsicilia srl, entrambi di proprietà dell’attuale all’attuale vice sindaco, assessore con delega a ‘Economia e sviluppo della città’, che comprende le questioni portuali, Tania Patania.
Contro il progetto è insorta anche Uniports, l’associazione di operatori portuale di cui, fino a pochi giorni fa era segretaria proprio la vice sindaco Patania, il cui nome da qualche giorno non figura più nel sito dell’associazione.
Dell’Ati beneficiaria dell’affidamento, fa parte anche l’impresa La Portuale di Catania, di cui è socio il vicepresidente di Unionports Dario Romeo.