
Una serie di atti vandalici, verificatisi negli ultimi giorni, hanno scosso la cittadinanza creando allarmismo.
Nella notte tra l’uno e il due novembre, infatti, sono stati imbrattati il Monumento ai Caduti e il II istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Francofonte. La notte successiva, invece, è toccata alla via Sebastiano Franco: palme degli alberi tagliati e rotonda imbrattata.
Questi avvenimenti hanno turbato i francofontesi creando un profondo senso di insicurezza.
“Come opposizione, condanniamo con fermezza ogni forma di vandalismo e di violenza simbolica. Tuttavia, riteniamo inopportuno che l’Amministrazione comunale, anziché interrogarsi sulle proprie mancanze e sulle condizioni di crescente degrado sociale e insicurezza in cui versa il paese, scelga di puntare il dito contro i cittadini, con generalizzati giudizi sulla “maleducazione” della popolazione. La sicurezza non va solo propagandata, ma concretizzata con atti ed azioni di controllo efficace del territorio”, hanno scritto i componenti di “Francofonte Futura” in una nota.
“Francofonte non è un paese incivile: è un paese abbandonato, privo di controlli, di spazi di aggregazione per i giovani, di percorsi educativi e sociali efficaci. È una comunità che vive un disagio crescente, aggravato da fenomeni di devianza e da un problema legato alla diffusione della droga che da anni viene ignorato o minimizzato”.
“Il vandalismo di questi giorni, per quanto intollerabile, e chiunque ne sia il responsabile, è il sintomo di una malattia più profonda: l’assenza di politiche sociali, culturali e preventive, la mancanza di luoghi di incontro, di ascolto e di educazione al rispetto. Quando una generazione cresce senza riferimenti, senza esempi e senza opportunità, il rischio è che la rabbia e la noia diventino gesti distruttivi”, hanno ribadito ancora.
“È inaccettabile, inoltre, che un monumento pubblico possa essere oltraggiato nel cuore del paese senza che nessuno veda, senza che nessuno intervenga. Questo non è destino: è mancanza di programmazione, di prevenzione e di controllo del territorio. E tutto questo accade nella stessa zona in cui, appena quest’estate, si è verificato un omicidio in piena “movida”, e dove in passato si sono ripetuti episodi di violenza: un segnale chiaro di una sicurezza ormai fuori controllo e dell’assenza di garanzie di tutela minima del territorio”.
“Perché tali episodi non si ripetano, proponiamo all’Amministrazione di: avviare un piano straordinario di videosorveglianza nelle aree sensibili del paese; destinare risorse a progetti di recupero e rieducazione sociale dei giovani, in collaborazione con scuole, associazioni e parrocchie; aprire o riqualificare spazi di socializzazione, centri culturali e sportivi che offrano alternative concrete al disagio; promuovere campagne educative nelle scuole sul valore della memoria storica e del rispetto dei beni comuni; attivare un tavolo permanente sulla sicurezza e sul disagio sociale, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, delle famiglie e del mondo dell’associazionismo”.
Sempre sugli atti vandalici che hanno coinvolto piazza Dante/Ville è intervenuta la Democrazia Cristiana, “Esprimiamo la più ferma condanna per gli atti vandalici compiuti ai danni del Monumento dei Caduti e della scuola elementare. Imbrattare luoghi simbolo della memoria collettiva e dell’educazione è un gesto vile e inaccettabile, che offende l’intera comunità francofontese”.
“Il Monumento dei Caduti rappresenta il sacrificio di uomini e donne che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia; colpirlo significa mancare di rispetto alla storia, ai valori civili e all’identità stessa del nostro Paese. Allo stesso modo, oltraggiare una scuola significa colpire il cuore della formazione e del futuro delle nuove generazioni”.
“La Democrazia Cristiana chiede che gli autori di questi gesti vengano individuati e che sia riaffermato il principio del rispetto per i beni comuni e per i simboli della nostra comunità. Invitiamo inoltre tutti i cittadini a reagire con senso civico, solidarietà e partecipazione, affinché episodi simili non si ripetano più. Il rispetto, l’educazione e la memoria sono valori fondanti della nostra convivenza civile. Difenderli è un dovere morale e politico”.
Per quanto riguarda gli atti vandalici compiuti ai danni della via on. Sebastiano Franco è intervenuta invece la consigliera d’opposizione, consigliera provinciale e coordinatrice del comitato “Tuteli-amo Francofonte”, avv. Vanessa Impeduglia: “Un altro luogo simbolico, un altro gesto di assoluta inciviltà. La rotonda dedicata alla zona di San Francesco è uno dei simboli moderni del nostro territorio, curata e valorizzata per rendere più bella la nostra città. Eppure, qualcuno ha deciso di distruggere e sporcare ancora”.
“Che dire? Siamo davanti a una serie di attacchi deliberati ai nostri spazi pubblici. Non è più “una bravata”: è un’offesa continua al territorio e alla comunità”, ha concluso.
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