I ladri sono entrati nella notte nel plesso di via Fiume dell’Istituto Comprensivo ‘Madre Teresa di Calcutta’, a Palermo, hanno rubato attrezzature e strumenti didattici e devastato i locali.
Ieri mattina, gli alunni della scuola ‘Madre Teresa di Calcutta’ si sono svegliati più poveri, privi di molti strumenti e attrezzature che la scuola aveva acquistato per loro negli anni, per rendere più bello ed efficace lo studio e l’apprendimento e alcuni criminali hanno portato via.
Quella oggetto del raid criminale non è una scuola qualunque, ammesso che ci siano scuole qualunque, l’Istituto Comprensivo ‘Madre Teresa di Calcutta’ è infatti considerato la scuola simbolo dell’integrazione a Palermo.
Tanto il plesso di via Fiume, che quello di via Perez, nel cuore del centro storico di Palermo, a ridosso di via Maqueda, sono frequentati da un gran numero di bambini e ragazzi cinesi, bengalesi, palermitani, ghanesi, nigeriani.
Nella scuola, affidata in reggenza alla dirigente Rosaria Inguanta, che è titolare dell’Istituto Superiore Ascione, convivono e si confrontano quotidianamente culture e religioni diverse.
È un luogo in cui il lavoro dei docenti e delle figure professionali che vi operano, diventa ancora più prezioso, impegnativo e faticoso, ma proprio per questo gratificante.
Uno spazio reale dove l’integrazione tra culture e lingue diverse abbandona le pagine dei manuali di didattica, cessa di essere astratta teoria per diventare vita e opere quotidiane.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 44)La dirigente, molto nota e apprezzata per l’impegno e la passione, oltre che per la competenza, ha commentato con comprensibile amarezza.
“Hanno rubato e quello che non sono riusciti a portare via lo hanno danneggiato..
Tanti sacrifici per rendere la scuola confortevole e dotata di strumenti per la didattica e in una notte è stato tutto distrutto.
Adesso devo cercare di trovare la motivazione per andare avanti.
Certo la troverò perché il nostro lavoro deve proseguire, ma oggi è davvero dura”.
Ma chi conosce la tempra e la passione della preside Sara, e noi siamo tra quei fortunati, non ha dubbi che già da oggi è impegnata più di prima, a fianco degli insegnanti, per trovare il modo di restituire ai suoi alunni e a tutta la comunità della scuola quello che alcuni criminali hanno tolto loro.
Per fare in modo che abbiano rubato ‘solo’ strumenti e oggetti, ma non il sogno di integrazione e futuro di alunni e famiglie che sulla scuola fanno affidamento per una vita migliore.
Quello che è il vero compito della scuola.
Immediata è arrivata la solidarietà dei sindacati e del direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Giuseppe Pierro, che ha inviato una lettera personale alla dirigente.
“Sono costernato per quanto accaduto alla scuola Maria Teresa di Calcutta.
Due plessi, due anime di uno stesso Istituto Comprensivo, uno in via Fiume e l’altro in via Vincenzo Errante, che rappresentano un esempio concreto di accoglienza e inclusione di cui tanto abbiamo bisogno in questi tempi.
Una barbara incursione che ha danneggiato l’istituzione scolastica e calpestato l’impegno di tutto il personale scolastico che quotidianamente svolge il proprio lavoro con responsabilità su un territorio complesso dal punto di vista socioeconomico.
Visti i ripetuti atti vandalici a danno di scuole del territorio chiederò un confronto con le istituzioni competenti e la convocazione di un tavolo prefettizio”.