
Eni Versalis, riconversione ambientale, garanzie occupazionali e un nuovo polo per la produzione agri-hub.
Di questo si è parlato ieri pomeriggio, a Palermo, all’assessorato regionale alle Attività produttive all’incontro convocato su richiesta del parlamentare regionale di Grande Sicilia e sindaco di Melilli Giuseppe Carta con i vertici di Eni Versalis, tra cui l’amministratore delegato Giuseppe Ricci e il presidente Marcello Poidomani, l’assessore regionale Edmondo Tamajo, i sindaci dell’area industriale, i rappresentanti del Libero consorzio di Siracusa, i sindacati del comparto chimico e le associazioni di categoria del settore agricolo.
“Abbiamo discusso dell’avanzamento delle procedure di riconversione ambientale dei siti industriali di Priolo e Ragusa, della creazione di una filiera AgriHub per l’industria bio e delle garanzie occupazionali per i lavoratori diretti e dell’indotto – ha detto Carta – Durante la riunione, ho chiesto certezze sulle ricadute occupazionali nelle diverse fasi della riconversione e nei progetti futuri. In merito allo stato dei lavori, abbiamo appreso che il piano a Priolo è più avanzato del previsto, con il completamento della bioraffineria anticipato da maggio 2029 a dicembre 2028.”
Per quanto riguarda Ragusa, il progetto è attualmente in fase avanzata di progettazione.
Eni Versalis ha garantito che non ci sarà ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori diretti e che l’indotto sarà tutelato. Nella fase di costruzione, sarà inoltre potenziata la ricerca di risorse umane, per assicurare che tutti possano beneficiare di questa transizione.
“Parallelamente, stiamo lavorando per creare una filiera che veda Siracusa come capofila nella produzione di vegetazione compatibile con la bioraffineria, per la produzione di bio-jet e biodiesel. Questo approccio mira a rendere il nostro territorio protagonista nel processo di riconversione.” – ha concluso Carta.
“Con oltre 1 miliardo di euro di investimenti, puntiamo a ottenere zero emissioni di CO₂ e un impatto ambientale nullo, -ha dichiarato l’assessore Tamajo – Un’industria esteticamente compatibile sarà realizzata, con la demolizione delle ciminiere e delle colonne ad alto impatto visivo.”
Un futuro più green non solo promuove la sostenibilità, ma favorisce anche una maggiore fruizione turistica e sociale, risultando compatibile con altri settori in sviluppo. L’assessore ha programmato un aggiornamento del confronto tra un mese, momento in cui si aspettano risposte e garanzie sulle fasi successive di costruzione e demolizione dei siti di Priolo e Melilli, oltre a strategie per creare un indotto agricolo che possa supportare anche altri settori produttivi della Sicilia.
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