A Priolo è sempre alto lo scontro tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni e l’opposizione, che ha a capo Grande Sicilia.
Dopo la mancata approvazione delle variazioni di bilancio dei mesi scorsi, che hanno portato prima ad una festa dell’Angelo in tono dimesso e poi a un Natale per la prima volta senza luminarie, ora la mancata approvazione del bilancio potrebbe portare addirittura allo scioglimento del Consiglio comunale, come è avvenuto appena qualche settimana fa a Francofonte.
Lo scontro si consumerà tra oggi e domani, visto che la seduta di ieri è stata rinviata alle 18 di oggi, per la mancanza del numero legale.
Il leader di Grande Sicilia Giuseppe Carta accusa il sindaco Gianni di essere il vero responsabile dello scontro politico istituzionale con il Consiglio, dove l’amministrazione può contare sull’appoggio di solo 8 consiglieri contro altrettanti schierati all’opposizione.
Per Carta, che auspica un intervento legislativo, la situazione che si sta determinando nel Comune di Priolo è grave e non può essere affrontata con leggerezza o tatticismi politici.
“Ciò che oggi emerge con chiarezza è una difformità normativa non più sostenibile: in Sicilia, la bocciatura del bilancio determina la caduta del solo Consiglio comunale, mentre nel resto d’Italia comporta lo scioglimento sia del Consiglio sia del sindaco.
Una disparità che mina i principi di responsabilità e di equilibrio democratico.
Per questo sarà mia premura, insieme ai parlamentari che ho già coinvolto, presentare con urgenza un emendamento per recepire la normativa nazionale e correggere questa anomalia.
È necessario uniformare la disciplina regionale a quella statale, restituendo coerenza e trasparenza al sistema”.
Carta va quindi all’attacco del sindaco.
“L’atteggiamento del sindaco Gianni, che ha ormai perso la maggioranza a causa di evidenti incapacità amministrative, appare oggi orientato a sottrarre ai cittadini di Priolo Gargallo il pieno esercizio della democrazia.
Un fatto ancora più grave se si considera il contesto in cui versa la città. Priolo affronta problemi ambientali enormi: discariche ancora da mettere in sicurezza, una mancata programmazione seria sul futuro ecocompatibile del territorio e l’assenza di una reale strategia di decarbonizzazione, mai applicata in modo concreto”.
Il presidente della Commissione Ambiente all’Ars annuncia che chiederà un intervento specifico sul bilancio comunale e profila l’ipotesi della decadenza del sindaco e dell’amministrazione piuttosto che del Consiglio comunale.
“Il Comune presenta oltre 31 milioni di euro di residui attivi non riscossi e vi sono, a mio avviso, diverse componenti del bilancio che non risultano conformi ai principi dell’equilibrio finanziario previsti dalla normativa vigente.
Alla luce della proroga del termine di approvazione del bilancio al mese di marzo, la sua eventuale bocciatura non comporta alcuna conseguenza per il Consiglio comunale, che resta pienamente in carica fino a tale data.
Tuttavia, da qui al 28 febbraio, o ad altra data, tenendo conto di eventuali ulteriori proroghe, l’assetto politico-istituzionale potrebbe mutare per diverse ragioni.
In questo scenario, l’eventuale caduta potrebbe non riguardare il Consiglio comunale, ma interessare direttamente il sindaco e la sua giunta”.
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