Lo chiede al sindaco il gruppo consigliere Insieme, con una interpellanza presentata dal capogruppo Ivan Scimonelli, e firmata dagli altri due consiglieri Daniela Rabbito e Francesco Vaccaro.
Con una interpellanza, il gruppo consiliare di Insieme chiede al sindaco di ripristinare ‘Legalità, ordine, pulizia e decoro del tratto di strada intercorrente tra Corso Umberto I dal n. 204 sino al Tempio di Apollo/Piazza Pancali’.
L’interpellanza è stata presentata dal capogruppo Ivan Scimonelli, e firmata dagli altri due consiglieri Daniela Rabbito e Francesco Vaccaro.
I tre consiglieri evidenziano come Corso Umberto, una delle arterie principali sia di accesso pedonale che di uscita veicolare da e verso Ortigia, ad eccezione di un breve tratto adiacente i ‘villini’, sia interessato da un notevole sviluppo economico turistico con la presenza di bar, ristoranti, pizzerie e negozi.
Numerosi cittadini, si legge nell’interpellanza, “lamentano lo stato di disordine, incuria, mancanza di rispetto in ordine a: sedie, tavoli, fioriere, dehors, infopoint, etc etc sul ciglio stradale e sui marciapiedi”.
L’area oggetto della interpellanza è definita e regolamentata dal PRG quale “Tessuto storico di pregio: Zona Umbertina – Zona A1”, ma è occupata da numerosi “info-point turistici senza alcuna autorizzazione del SUAP e/o autorizzazione di concessione suolo pubblico, mobilità e trasporti”.
I tre consiglieri denunciano inoltre come la presenza di manufatti, realizzati in pieno contrasto con quanto previsto dal Regolamento del Decoro Urbano, costituisca un oggettivo ostacolo al deflusso pedonale.
Chiedono quindi al sindaco quali azioni abbia previsto “in contrasto agli abusivismi e se abbia previsto una regolamentazione particolare del luogo in considerazione del fatto che trattasi di arterie principali del centro storico”.
Scimonelli e i due consiglieri firmatari chiedono ancora:
“Se sotto il profilo della legalità sono state attivate particolari operazioni di controllo; Se e con quale ordine temporale l’amministrazione voglia rendere più civili e rispettosi i luoghi oggetto della interpellanza; e Con quali atti e strumenti amministrativi e politici si voglia normare la situazione in oggetto”.