Nell’Aula consiliare, oggi, il dibattito sulle scelte in ambito urbanistico ed edilizio, adottate dalla civica Amministrazione, si è aperto con il disappunto espresso dalla consigliera Milena Contento sul mancato invito, alla seduta monotematica, delle associazioni ambientaliste che hanno presentato alla Regione richiesta di intervento ispettivo sulla materia.
Il presidente del Consiglio comunale Marco Stella, confortato dal parere del segretario generale del Comune, Sebastiano Marano, ha rivendicato la correttezza del suo operato evidenziando il fatto che, in questa fase non ha ritenuto opportuno allargare la seduta perché, oltretutto, la prassi avrebbe voluto l’estendere della partecipazione anche ad altre associazioni ed enti interessati.
Non sono mancati i toni accesi tra maggioranza e opposizione con i consiglieri firmatari della richiesta di convocazione della seduta: Roberta Suppo, Uccio Blanco, Milena Contento e Giancarlo Triberio, componenti della minoranza che hanno evidenziato incongruenze e i membri che sostengono il governo cittadino tra cui Manuel Mangano, Marco Niciforo e Biagio Tribulato, i quali hanno rimarcato la legittimità dei pareri concessi, sostenuta anche da sentenze giudiziarie.
Stigmatizzata la non ancora avvenuta approvazione di strumenti di urbanistici e relativamente ai grossi esercizi destinati a sorgere sul territorio, nello specifico l’assenza del Piano commerciale.
Il sindaco Giuseppe Di Mare, ha tra l’altro rincordato che, nel lontano 1996 l’allora sindaco oggi consigliere Pippo Gulino annunciava in una conferenza stampa passi significativi che avrebbero portato, da lì a breve, all’approvazione del nuovo Piano regolatore generale per dare regole più certe: “nell’autunno del 2020, quando mi sono insediato alla guida del Comune di Augusta non c’era traccia, dopo ben 24 anni, di questo strumento.
Noi agiamo seguendo le leggi dello Stato e tenendo conto delle sentenze della Magistratura” ha sottolineato Di Mare.
La consigliera Contento nel puntualizzare che da quando ad amministrare c’è il sindaco Di Mare la cementificazione del territorio ha registrato una significativa crescita ha chiesto che tutto ciò che riguarda la pianificazione urbanistica passi dall’Aula.
I lavori hanno visto anche l’intervento del responsabile del settore Urbanistica Massimo Sulano che ha fornito i chiarimenti richiesti, specificando, che in assenza di varianti da apportare in zona F il Consiglio comunale non deve essere necessariamente chiamato ad esprimersi e che le zona F nel Prg sono classificate come aree attrezzate di interesse collettivo e che tutti gli interessi insiti in quelle zone devono avere queste finalità.
Prima della conclusione dei lavori la consigliera Roberta Suppo ha presentato una mozione che impegna l’Amministrazione comunale ad annullare in autotutela ogni provvedimento e parere relativo a piani di lottizzazioni e interventi edificatori (oggetto della richiesta ispettiva che Legambiente e Natura Sicula hanno presentato alla Regione) che contengano profili di manifesta incoerenza con la normativa urbanistico-edilizia e ambientale applicabile”.
In sostanza l’opposizione ha fatto proprio l’invito che “Salvare Augusta” (coordinamento composto da associazioni ambientaliste) hanno suggerito a tutti i consiglieri di fare presentando in una nota le loro osservazioni i ai piani di lottizzazione,
Sul tavolo della discussione l’approvazione da parte della Giunta, con delibera del 5 febbraio scorso, del piano di lottizzazione che prevede la realizzazione di strutture alberghiere sul territorio di Brucoli e il progetto di insediamento commerciale in contrada Pezzagrande, con l’intervento edilizio in questione ricade in larga parte all’interno della fascia di rispetto cimiteriale di 200 metri soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta.
Per il coordinamento appare, pertanto, evidente che: “la realizzazione delle opere e dei conseguenti interventi di urbanizzazione primaria, causa una rilevante riduzione della fascia di inedificabilità cimiteriale che il legislatore ha imposto a tutela di primari interessi pubblici quali le esigenze di natura igienico-sanitaria, la peculiare sacralità dei luoghi destinati all’inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale”.
GUARDA IL VIDEO