L’allarme è stato lanciato dal presidente di Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili, Salvo Russo, che ha denunciato il taglio di circa 3 miliardi di euro destinati alla regione per dirottarli nel nord Italia.
Il provvedimento è contenuto nella “Proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” presentata alla Camera dei deputati il 19 maggio scorso dal Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti.
Ad essere esclusi dal Pnrr sono il lotto Dittaino-Catenanuova (588 milioni) e 13 dei 15 km del lotto Dittaino-Enna, buona parte dei 594 milioni stanziati per l’alta velocità sulla linea Catania Palermo.
Ma tra le opere escluse ci sono anche le due opere di Augusta: il by-pass, per 116 milioni, e il collegamento ferroviario con il porto
Per avere chiarimenti abbiamo contattato l’azienda Rfi, e dall’ufficio del Commissario Straordinario di Governo per il completamento delle opere, l’ing. Filippo Palazzo.
L’ufficio del Commissario ci ha assicurato che non ci saranno conseguenze sui tempi di esecuzione delle opere, peraltro già appaltate.
Si tratterebbe di operazioni contabili, con lo spostamento di opere, su cui peraltro il finanziamento del Pnrr era solo parziale, ad altre fonti già disponibili.
L’operazione sarebbe necessarie per evitare problemi che diventerebbero difficilmente risolvibili, in caso di mancato completamento entro il 2026.
In particolare, per quanto riguarda il bypass ferroviario, sono già state completate le azioni di esproprio dei terreni interessati al nuovo tracciato, e i lavori dovrebbero iniziare entro la fin dell’estate.
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