Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso della società Acquapark S.r.l contro il Comune di Melilli, che ha impugnato la sentenza del Tar Catania del 14 luglio dello scorso anno. Il comune dovrà risarcire la società. A dere la notizia sono i consiglieri di minoranza, che attaccano l’amministrazione comunale.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 43)Il Cga ha accolto il ricorso della società Acquapark S.r.l contro il Comune di Melilli per la costruzione di una attrazione costituita da una piscina con area attrezzata, all’interno dell’impianto di contrada Spalla.
Lo affermano inuna nota congiunta, i consiglieri comunali di minoranza, sen. Daniela Ternullo, Salvo Cannata, Lucia Saraceno e Vincenzo Pecora, attaccano l’amministrazione comunale.
A luglio del 2022 il Tar Catania aveva respinto il ricorso della società, dando ragione al Comune, che aveva appellato la sentenza di fronte al massimo organo di giustizia amministrativa in Sicilia, che ha capovolto la sentenza di primo grado.
Il Cga, nella sentenza, avrebbe anche autorizzato la società Acquapark S.r.l. a chiedere il risarcimento di quasi un milione e 700 mila euro.
“Quanto accaduto con l’epilogo della vertenza tra Acquapark Srl e il Comune di Melilli lascia attoniti. È un triste finale che mette a nudo una gestione miope e distorta della Cosa pubblica da parte dell’Amministrazione comunale.
In questi anni è stato chiesto più volte tramite richieste di accesso agli atti, appelli in Consiglio comunale e solleciti alla stampa della sen. Ternullo, ed ora da tutta la minoranza, di sapere il reale motivo del diniego da parte dell’Amministrazione comunale a concedere l’autorizzazione ad Acquapark Srl per la costruzione di una laguna ricreativa a tema piratesco.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 41)Stiamo parlando di un investimento importante, da oltre 3 milioni di euro.
Un investimento che avrebbe aumentato l’appeal di Melilli, sia in ambito turistico che per i risvolti economici e occupazionali. Adesso dopo che l’azienda si era anche appellata al Presidente Mattarella e la sen. Ternullo ha ricevuto offese personali da parte del Sindaco di Melilli, il CGA al quale Acquapark srl si è rivolta, con una sentenza ha dato ragione alla medesima, ritenendo infondato il rigetto. Anzi, autorizza la Società a chiedere il risarcimento di quasi 1,7 milioni di euro per il danno economico e di immagine cagionato dal Comune di Melilli”.
I quattro consiglieri concludono la nota con alcune domande retoriche.
“Da qui la domanda cruciale.
Chi pagherà realmente adesso?
Chi risarcirà l’azienda per anni di immobilismo, di dinieghi e ostruzionismo?
Conditi da offese e contumelie ad altri rappresentanti della cittadinanza?
La risposta purtroppo è scontata e la conosciamo: i cittadini.
Quantomeno, il nostro auspicio è che qualcuno, da parte dell’Amministrazione comunale ci metta la faccia e chieda scusa alla comunità”.
Immediata la reazione del sindaco Carta alle accuse, che definisce le accuse infondate, e invita i quattro consiglieri a un confronto in consiglio comunale.
“Il CGA ci ha chiesto di rideterminarci e gli uffici l’hanno fatto.
Invito pertanto la senatrice Daniela Ternullo, visto che è stata richiesta la sua collaborazione, a partecipare al Consiglio Comunale di Melilli per confrontarci in un dibattito per la sentenza in questione (se esiste) nei confronti della società Acquapark srl, perché a noi non risulta.
Non abbiamo mai usato toni offensivi nei riguardi di nessuno e attendo prove che ci smentiscano, noi siamo lontani da questo tipo di politica offensiva.”