Anche oggi allo stato attuale il territorio di Augusta non è toccato dai fumi dell’incendio alla Ecomac come comunicato dagli organi preposti al Comune.
L’incendio continua ad essere sotto controllo ma non è stato ancora spento.
Il sindaco Giuseppe Di Mare ieri sera dopo una giornata trascorsa a gestire l’emergenza dell’incendio che si ripete dopo tre anni ha innanzitutto espresso gratitudine ai Vigili del fuoco che l’hanno affrontata con grande impegno e sacrificio tenendo le fiamme sotto controllo.
“Sono molto arrabbiato con l’azienda perché non possono ripetersi questi gravi episodi in così breve tempo.
Ho già chiesto ad Arpa, al Cipa tutti i dati – dichiara Di Mare – perché andremo a verificare con estrema attenzione ciò che è successo, quello che è stato sprigionato nell’aria per capire come agire successivamente.
Abbiamo affrontato questa situazione con una presenza importante e costante
Intanto il Partito democratico di Augusta ha espresso preoccupazione e vicinanza alla popolazione, lodando il lavoro dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine impegnate nella gestione dell’emergenza.
Ma non ha risparmiato critiche all’Amministrazione comunale. «Serve un piano di protezione civile che ad Augusta continua a mancare, nonostante le sollecitazioni arrivate anche da una recente interrogazione consiliare», ha dichiarato Fiorindo Passanisi, segretario del Pd cittadino.
«In un territorio ad alto rischio industriale e sismico non si può agire solo a posteriori.
Servono prevenzione, monitoraggio e risorse per garantire sicurezza e tutela ambientale».
Una posizione condivisa anche a livello provinciale.
Piergiorgio Gerratana, segretario provinciale del Pd siracusano, ha sottolineato la gravità dell’evento: «Non sono passate 24 ore dalla nostra denuncia in direzione provinciale sull’allentamento dell’attenzione verso la sicurezza nella zona industriale, che ci ritroviamo a fronteggiare un altro incidente gravissimo.
È il secondo incendio in tre anni nello stesso sito».
Gerratana ha chiesto che si faccia piena luce sulle cause dell’incendio e che l’Arpa renda noti al più presto i dati sul livello di inquinamento dell’aria e sull’impatto ambientale.
A Siracusa, il gruppo consiliare del Partito democratico ha rivolto un appello al sindaco affinché informi tempestivamente la popolazione sulle misure da adottare e sulla reale qualità dell’aria. «In presenza di eventi pubblici e assembramenti all’aperto, è doveroso fornire indicazioni precise alla cittadinanza, soprattutto per tutelare soggetti fragili come bambini e anziani.
La trasparenza e la tempestività – sottolineano i consiglieri – non sono optional, ma un dovere istituzionale».
Nel frattempo, resta alta la tensione tra i cittadini, che chiedono chiarezza sui rischi per la salute e sulle azioni di prevenzione da adottare per evitare che simili episodi continuino a ripetersi.
Il Partito Democratico ha annunciato che si attiverà a tutti i livelli – comunale, provinciale, regionale e parlamentare – per promuovere misure strutturali di prevenzione e garantire maggiore sicurezza in un’area industriale tanto strategica quanto vulnerabile.
A meno di tre anni dal precedente rogo,ieri un nuovo incendio ha interessato il deposito di materiali da riciclo dell’azienda Ecomat, già colpito nell’agosto del 2022.
La combustione di ingenti quantità di plastica ha generato una nube densa e potenzialmente tossica, visibile a centinaia di metri di altezza.
Le preoccupazioni per la salute pubblica e l’impatto ambientale sono immediatamente esplose, alimentando il dibattito politico e istituzionale.
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