Con 15 voti a favore su 15 consiglieri presenti, il Consiglio comunale di Pachino ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti della sindaca Carmela Petralito, e la città sprofonda nel caos politico.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 44)È finita, a soli due anni dalla sua elezione, la tormentata esperienza di sindaca della professoressa Carmela Petralito.
Con il voto di ieri del Consiglio comunale di Pachino, che ha approvato la mozione di sfiducia con il voto unanime dei 15 consiglieri presenti in aula, era assente il consigliere Burgaretta, la città del pomodorino non ha più un sindaco.
Nei prossimi giorni, sarà l’Assessore regionale alle Autonomie locali e Funzione pubblica, il Dc Andrea Messina, a nominare un commissario che dovrà amministrare la città fino alle prossime elezioni, che si svolgeranno nella prima tornata elettorale utile, presumibilmente in primavera.
Carmela Petralito era stata eletta nell’ottobre del 2021, al primo turno, sostenuta dalle liste del centrodestra, raccogliendo il 43,5% dei voti.
Nell’occasione al voto erano andati meno del 52% degli elettori.
Le cose con la maggioranza di centrodestra non si erano messe bene sin dall’inizio, fino a quello che sembrava l’epilogo, il 22 febbraio di quest’anno, quando l’ormai ex sindaca si era con una dura lettera nella quale accusava chi, ‘con falsità’ ostacolava il suo lavoro per il cambiamento.
Nella sua lettera di dimissioni, aveva scritto, “E’ una decisione che maturavo da tempo, fondata su molteplici motivazioni.
Al consiglio comunale e ai miei concittadini, a tutti, nessuno escluso, anche a quelli che con falsità hanno contrastato ogni giorno quel cambiamento che è essenziale per la nostra amata Pachino ho cercato di condensare l’operato della mia Amministrazione”.
Carmela Petralito, prima donna a ricoprire la carica nel comune di Pachino, ci ripensò e decise di rimanere a capo dell’amministrazione cittadina.
Carmela Petralito, prima donna a ricoprire la carica nel comune di Pachino, ci ha ripensato e deciso di rimanere a capo dell’amministrazione cittadina.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 42)Il ritiro delle dimissioni, si disse, era stato il risultato dell’opera di mediazione svolta dai leader provinciali del centrodestra siracusano, per garantire alla sindaca una maggiore agibilità politica con la propria maggioranza.
Troppo importanti e urgenti le scadenze imposte per la gestione dei finanziamenti del Pnrr per riportare la città alla roulette delle elezioni a maggio, anche in considerazione del fatto che la coalizione non aveva un candidato da proporre.
La motivazione, l’ex sindaca l’aveva affidata a un post sui social.
“Ho deciso di ritirare le mie dimissioni e devo dire grazie alle persone che in questi giorni mi hanno espresso la loro vicinanza e la loro stima.
Sono state importanti: abbiamo fatto tante cose e altre che ne sono da fare. Il nostro non sarà un camino semplice, serve impegno e sacrificio.
Ecco il mio ci sarà: non servono polemiche e nemmeno i commissari per risollevare Pachino, serve capacità e dedizione, che solo noi pachinesi possiamo mettere.
Vi ringrazio con una certezza: il futuro di Pachino sono i pachinesi e Pachino viene prima di tutto”.
Stavolta però non c’è stata mediazione e i conflitti, che nel frattempo, anziché risolversi si sono acuiti, hanno portato all’epilogo di ieri.