Il sindaco Pippo Gianni ha chiesto alla Regione la realizzazione di un dissalatore a Priolo, in modo da compensare la riduzione della falda per l’emungimento da parte delle aziende del petrolchimico.
Lo ha fatto con una lettera inviata al presidente Schifani, con la quale chiede che il comune sia inserito tra quelli in cui saranno realizzati i dissalatori per contrastare la crisi idrica nella regione.
“Ho appreso con piacere che sono cominciati gli interventi per il ripristino dei due dissalatori mobili a Gela e a Porto Empedocle e che presto inizieranno i lavori per quello di Trapani.
Nel territorio di Priolo le grandi industrie che insistono da 70 anni emungono acqua dalle falde acquifere e il livello della falda si è abbassato notevolmente.
Per tali ragioni Le chiedo, in via del tutto preventiva e al fine di evitare una crisi idrica, di valutare la realizzazione di un dissalatore anche nel comune di Priolo”.
Ne giorni scorsi il presidente Schifani aveva annunciato l’avvio dei lavori per la realizzazione dei dissalatori di Gela e Porto Empedocle, che saranno operativi entro l’estate.
Si tratta di due opere, alle quali si aggiungerà presto quello di Trapani, che sono ritenute fondamentali per contrastare la crisi idrica in Sicilia.
I tre dissalatori saranno realizzati con uno stanziamento di 90 milioni di euro a valere sul Fsc e altri 10 milioni di fondi propri.
La Regione ha avviato un intervento straordinario per rendere operativi i dissalatori entro l’estate in modo da garantire un ulteriore supporto concreto all’approvvigionamento idrico delle zone più colpite dalla siccità, che registra in Sicilia occidentale il quarto anno consecutivo di scarsità di piogge.
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