Si fa sempre più intricata la vicenda degli intrecci tra partiti centristi nella compilazione delle liste per le elezioni europee di giugno, con l’unico obiettivo di superare o sbarramento del 4%.
Cateno De Luca, presenta la lista ‘Libertà’, un insieme di 17 simboli che ha richiamato l’attenzione dello scrittore ed editorialista Michele Serra che commentato: “con questo simbolo si esce dalla politica per entrare nell’arte moderna”.
L’Udc, con il passaggio di Cesa e Minardo da indipendenti nel gruppo misto, ha sancito l’accordo con la Lega di Salvini.
L’Mpa di Raffaele Lombardo invece sosterrà, nella lista di Forza Italia, la candidatura dell’uscente Caterina Chinnici, eletta nel 2019 nella lista del Pd con il sostegno dell’ex vice presidente della regione Luca Sammartino.
Ancora quella di Forza Italia, si dimostra la lista più ospitale per i vari partiti minori, inserendo il coordinatore di Noi Moderati in Sicilia, l’avvocato di Caltanissetta Massimo Dell’Utri, indicato da Saverio Romano.
A restare fuori, almeno ad oggi, è la Dc di Totò Cuffaro, vittima di una serie di veti incrociati.
Tutti vogliono i voti del suo partito, ma nessuno sembra disposto ad assumersi l’onere di un’alleanza con l’ex presidente della Regione, che risponde così:
“Alle europee ci saremo. Polemiche? Meglio l’impegno”.
Anche per la Dc sarebbe infatti al vaglio del ministro Tajani, segretario nazionale del partito, l’ipotesi della candidatura della deputata regionale ennese Luisa Lanteri, aderente a Forza Italia ma da sempre vicina a Totò Cuffaro.
Sull’alleanza con la Dc è intervenuto il presidente Renato Schifani, che ha criticato l’atteggiamento di alcuni partiti che hanno “sbattuto la porta in faccia” a Cuffaro.
“Con i voti della Dc sono stati eletti il sindaco di Palermo, il sindaco di Catania, e a Caltanissetta, dove si vota a giugno, la Democrazia cristiana è con noi.
Quando qualcuno ha la puzza sotto il naso non mi fa piacere: io sono di spirito liberale, democratico e rispetto la Costituzione.
Osservo questo scenario sicuramente con una certa amarezza perché credo che la politica dovrebbe avere il coraggio di volare alto.
Cuffaro ha espiato la sua pena in maniera esemplare, è un libero cittadino, dotato di diritto elettorale attivo e passivo.
Ha un partito che è una realtà, ha degli assessori che operano benissimo all’interno della mia giunta, tanti deputati regionali e tanti consiglieri in tutta la Sicilia.
E’ un partito che è votato liberamente dai cittadini”.