Lo prevederebbe la bozza del Decreto Energia, che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni dal Consiglio dei Ministri.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 40)Il Decreto Energia, che il Consiglio dei Ministri avrebbe già dovuto approvare due giorni fa, dovrebbe prevedere un importante investimento a favore del polo industriale siracusano.
L’articolo 11 della bozza del decreto, che prevede “Misure per lo sviluppo di un polo strategico per l’eolico galleggiante in mare”, secondo fonti ben informate, conterrebbe importanti novità e opportunità per la zona industriale di Augusta.
Sarebbe infatti previsto lo stanziamento di 420 milioni di euro in tre anni, a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione e da assegnare al Ministero dell’Ambiente, per sostenere investimenti infrastrutturali da effettuare “su due aree demaniali marittime ubicate nel mezzogiorno, con relativo specchio acqueo antistante da destinare alla cantieristica navale per la produzione di piattaforme galleggiante e degli impianti di produzione di energia eolica in mare”.
Lo stanziamento sarebbe destinato per 300 milioni all’infrastrutturazione dei siti prescelti e per 120 milioni per “lo sviluppo e l’industrializzazione del processo di costruzione di un prototipo di fondazione galleggiante finalizzato alla realizzazione di un impianto eolico in mare, pilota, dimostrativo e operativo destinato alla produzione di energia a servizio di una delle aree”.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 40)Secondo l’autorevole quotidiano online shippingitaly.it, dedicato allo shipping e ai trasporti marittimi, le due aree individuate per ospitare i cantieri navali sarebbero i porti di Taranto e Augusta, che dispongono degli spazi necessari, di parte delle infrastrutture e di esperienze nel campo della movimentazione di pale eoliche.
Nel caso di Augusta, l’esperienza riguarda anche l’offshore.
Sarà il Ministero dell’Ambiente ad individuare, con una procedura a evidenza pubblica, l’azienda destinataria delle risorse stanziate.
I requisiti richiesti restringono tuttavia il campo a poche aziende, e negli ambienti ben informati si fa il nome di Fincantieri, come della società più accreditata e di Renexia quale possibile partner.
In un nostro articolo di tre anni fa, era stato proprio Enzo Parisi di Legambiente, prendendo spunto dalla realizzazione di un parco eolico galleggiante da collocare offshore a circa 35 km dalla costa trapanese, a sollecitare l’imprenditoria locale, l’amministrazione comunale e l’Autorità di sistema portuale a rendersi parti attive per presentare ed offrire ai proponenti dei parchi eolici offshore le aree, i servizi e le abilità tecniche di cui Augusta dispone.
Se si rivelassero fondate le notizie si tratterebbe finalmente di una deciso passo avanti nella direzione della riconversione in chiave sostenibile del modello di sviluppo industriale del territorio del siracusano.