Il deputato regionale Carlo Auteri ha annunciato l’abbandono di Fratelli d’Italia, il partito nelle cui liste era stato eletto nel 2022.
Lo ha fatto con parole dense di amarezza e lanciando accuse per la gestione del partito in provincia di Siracusa.
“Lascio Fratelli d’Italia.
È una scelta che arriva dopo una lunga e sofferta riflessione, ma che oggi considero necessaria per coerenza e rispetto soprattutto verso me stesso.
Non si può far politica se ci si ritrova in un clima privo di inclusione, senza quella solidarietà politica che dovrebbe essere il fondamento di una comunità di intenti.
Qui in provincia il partito è stato trasformato in uno strumento di gestione personale, in cui il confronto si è ridotto a mere dinamiche di potere”.
Auteri, che a novembre scorso, dopo la tempesta mediatica scatenata dopo un servizio andato in onda nel corso del programma Piazzapulita condotto da Marco Formigli, su La7, di un servizio nel quale si accusava il parlamentare di Sortino di favorire associazioni vicine a lui e alla sua sfera familiare.
Nel corso della trasmissione il deputato regionale La Vardera aveva anche fatto ascoltare la registrazione di un acceso colloquio con Auteri che rivolgeva minacce al suo collega.
Carlo Auteri è duro verso il suo ormai ex partito.
“Non mi riconosco più in un sistema fatto di faide, silenzi imposti e scelte calate dall’alto.
Faccio politica per servire i cittadini, non per partecipare a giochi di palazzo o subire imposizioni.
A chi ritiene di poter trattare gli altri come yes man o camerieri, auguro buon proseguimento.
Io vado avanti, libero e sereno”.
Il deputato regionale ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Manlio Messina, il deputato ex presidente del gruppo parlamentare alla Camera a cui è stato sempre vicino, per “l’opportunità che mi è stata data, ma le nostre strade si dividono”.
“Ho atteso con rispetto l’esito della Commissione di Garanzia del partito, certo di aver agito sempre nel pieno rispetto delle regole e dell’etica.
Tuttavia, mi rendo conto che a prescindere da qualsiasi decisione, non è più possibile immaginare un mio futuro politico in questo contesto. Non così, non con queste persone.
Non cerco vendette, non coltivo rancori.
Esco con la dignità di chi ha servito il proprio territorio con impegno e risultati concreti.
Continuerò il mio lavoro da deputato regionale, con lo stesso spirito di servizio che mi ha sempre contraddistinto.
Oggi chiudo una porta, ma ne apro altre, con entusiasmo e determinazione.
Perché il futuro, personale e politico, lo costruisco giorno dopo giorno, con coraggio e con la forza delle idee”.
Quale sarà la porta che si aprirà e quale sarà il suo futuro politico sarà chiaro nei prossimi giorni, ma la sua forte vicinanza al sindaco di Melilli Giuseppe Carta fa ipotizzare a molti che sarà in Grande Sicilia.
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