Poteva essere una partita bellissima e invece è stata gravemente macchiata dalla giuria e da un arbitraggio a cui la situazione è ampiamente sfuggita di mano. La squadra di Piccardo esce dalla vasca furiosa, con la sensazione amara di avere subito una clamorosa ingiustizia.
Dopo che i biancoverdi avevano dominato la prima parte di gara (2-5 per l’Ortigia), nel terzo tempo, il match diventa durissimo, con la De Akker capace di portarsi a un solo gol di distacco per ben due volte, e i siracusani bravissimi a rispondere con La Rosa e con un potente alzo e tiro di Cassia.
Poi succede il caos: gli arbitri di gara sanzionano come brutalità una presunta gomitata di Kalaitzis (che in realtà ha le braccia alzate e dritte fuori dall’acqua…) e cacciano via anche Piccardo, Dinu e Ruggiero. Impossibile rivedere il fallo sulla piattaforma in quanto il video è stato rimosso).
Al termine del match, questo il commento di Stefano Piccardo: “Davanti a quanto successo oggi, viene da pensare di fare un altro lavoro. Tecnicamente ci sono state delle decisioni che vanno proprio contro le regole.
In primis, la brutalità fischiata a Kalaitzis, che ha entrambe le braccia alzate, mentre Tringali riparte e poi fa una scena incredibile, perché qualcuno gli dice di accentuare.
In secondo luogo, in quella circostanza, oltre a Kalaitzis, l’arbitro manda via anche Dinu, me e Ruggiero, cioè quattro persone in un colpo solo. Peraltro, noi abbiamo subito colpi durissimi nei primi due tempi, come quando Cassia è stato colpito ed è rimasto fuori a lungo, ma nessuno ha fischiato niente.
E non è finita: quando, malgrado tutto, ci riavviciniamo al Bologna, la giuria si accorge che Napolitano ha tre falli. Così ci fanno ripartire con l’uomo in più, cinque contro quattro. Una cosa indecente. Uno dei due arbitri, a fine partita ha ammesso di essere rimasto perplesso dall’operato della giuria.
Questa gara è stata una vergogna per la pallanuoto. In questo modo, lo sport che amo morirà. Non ho mai visto una cosa così. Un disastro. Ai miei ragazzi non posso dire nulla, perché hanno giocato una grande partita”.
Dopo la gara, parla anche capitan Christian Napolitano: “Da tempo sostengo che il nostro sport non potrà crescere fino a quando avremo giurie formate da gente che fa altri lavori e svolge questo ruolo come passatempo.
Qualcuno prende questo sport come un hobby, noi invece andiamo tutti i giorni in acqua, ci massacriamo di lavoro, facciamo sacrifici e poi siamo costretti a perdere per cose simili.
Io faccio i complimenti al Bologna, ma in acqua oggi abbiamo giocato tre tempi noi e un tempo tutto loro, solo perché hanno avuto 4 minuti di uomo in più.
Noi non andremo in Europa e di questo ringrazio gli addetti alla giuria, che hanno buttato nel fango questo sport.
Ora ci aspetta la finale per il 7° posto, che se la giocassero la giuria e tutto il resto, tanto è una gara che non conta niente.
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