Il numero è contestato dai sindacati e dai sindaci dei comuni della provincia, che lo ritengono eccessivo.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 43)La settimana prossima potrebbe essere quella decisiva per definire il nuovo assetto della rete scolastica in provincia di Siracusa.
Si va infatti verso la definizione delle scuole che saranno accorpate per effetto del dimensionamento, inserito nella legge di stabilità approvata a dicembre del 2022 che, avendo posto a oltre 900 alunni il limite, provocherebbe la perdita dell’autonomia di un centinaio di istituzioni scolastiche in Sicilia.
Il Decreto Interministeriale del 30 giugno scorso, pubblicato peraltro con due mesi e mezzo di ritardo, stabilisce infatti che il numero delle scuola autonome siciliane, si riduca dalle attuali 792 a 710 nell’anno scolastico 2024/2025 per arrivare progressivamente a 700 nei due successivi.
Rispetto all’anno scolastico 2022/2023, quando le scuole erano 802, si tratta quindi di 102 istituzioni scolastico in meno, il 12,9% del totale.
È una delle regioni che subirà uno dei tagli maggiori, la cui entità non è giustificata dal calo del numero degli alunni per la denatalità.
Il decreto dell’Assessore regionale all’Istruzione Turano, pubblicato il 2 agosto, stabilisce i criteri a cui dovranno attenersi le Conferenze Provinciali, nel formulare le proposte di dimensionamento.
Il Piano sarà approvato dall’Assessore regionale, sulla base delle indicazioni della Conferenza regionale di organizzazione della rete scolastica, di cui fanno parte Anche le organizzazioni sindacali della scuola, che sarà convocato presumibilmente nella seconda metà di novembre, presso l’Assessorato regionale.
A Siracusa gli alunni che frequentano le scuole della provincia sono circa 54 mila, due terzi dei quali, oltre 35.600, sono alunni delle 46 scuole del primo ciclo e l’altro terzo, circa 18.400 studenti, frequenta le 21 scuole secondarie di secondo grado.
L’Ufficio scolastico territoriale ha già predisposto una bozza del piano di dimensionamento, seppure ancora incompleta, che ha presentato ai dirigenti scolastici e ai sindacati.
Secondo il piano sarebbero nove le scuole accorpate.
Manterrebbero l’autonomia le scuole dei comuni di Solarino, Sortino e Palazzolo.
Scomparirebbe invece l’Istituto Comprensivo Val d’Anapo, che riunisce i plessi di Ferla, sede della dirigenza scolastica, Cassaro, Buscemi e Buccheri, con i primi due accorpati al Columba di Sortino, gli altri due al Messina di Palazzolo.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 41)Ad Augusta gli istituti comprensivi si ridurrebbero da quattro a tre, con il Salvatore Todaro che vedrebbe distribuiti i plessi tra gli altri tre comprensivi della città.
A pagare il prezzo più alto sarebbe Lentini, che due scuole, il Comprensivo Riccardo da Lentini e il professionale Moncada.
Nella città agrumicola gli alunni della scuola primaria superano di poco i 1.800, con gli attuali tre istituti comprensivi che hanno circa 600 alunni ognuno.
Il professionale alberghiero Moncada, che nonostante l’ampliamento della offerta formativa con nuovi indirizzi tra cui il Liceo sportivo, non è riuscito a fermare il costante calo degli iscritti, che attualmente oscilla intorno a 460.
Il Moncada dovrebbe essere accorpato, in parte dal Vittorini e in parte al Nervi – Alaimo, i due altri superiori della città.
Ad Avola si andrebbe verso una ridefinizione delle tre scuole del primo grado, in modo da trasformare il Circolo didattico De Amicis, unico rimasto in provincia, in un comprensivo.
A Pachino ad essere soppresso sarebbe il comprensivo Brancati, attualmente con poco più i 600 alunni.
A Siracusa, dove attuali 14 Istituti comprensivi della città, solo il Santa Lucia supera il tetto dei 900 alunni, il numero delle scuole del primo ciclo dovrebbe ridursi a 12.
A rischio sarebbe anche il Brancati di Belvedere, per il trasferimento al Rizzo di Melilli del plesso di Città Giardino, con i suoi circa 300 alunni.
Tra i superiori invece, l’Insolera andrebbe accorpato in parte dall’alberghiero ‘Federico II di Svevia’ e parte al Rizza.