Con la rielezione a segretario di Anthony Barbagallo, si è concluso ieri il più sofferto congresso regionale del Partito democratico siciliano.
Dopo le polemiche accese, che non si sono per nulla spente, ad eleggere il segretario regionale sono stati gli iscritti al partito.
Manca l’ufficialità dei risultati, che dovranno essere validati dal commissario Nico Stumpo, inviato dalla segretaria nazionale Elly Schlein per provare a dirimere le controversie nate dopo l’approvazione del Regolamento per il congresso, nell’infuocata assemblea regionale del 27 gennaio scorso.
Stumpo non è riuscito nell’intento di pacificare il partito e ora dovrà dire l’ultima parola anche sui ricorsi presentati da alcuni dirigenti del partito.
Secondo i dati ufficiosi, la percentuale di affluenza al voto per il congresso regionale è stata del 60,65%, e Anthony Barbagallo, unico candidato, esponente dell’area Schlein, ha ottenuto il 77,3% dei voti.
Nei 240 circoli della Sicilia, hanno votato circa 10.000 dei 16.506 iscritti.
Dopo l’ufficializzazione dei risultati, e la proclamazione degli eletti, sarà convocata la nuova assemblea regionale i cui delegati dovranno eleggere formalmente il segretario regionale.
La prima dichiarazione del segretario è un invito a ritrovare serenità e riavviare le relazioni all’interno del partito.
“Sui numeri è giusto attendere le comunicazioni di Stumpo.
Ma è stata una prova di grande partecipazione democratica oltre che un notevole sforzo organizzativo per i quali ringrazio gli iscritti, i militanti, i candidati.
Abbiamo rinnovato la classe dirigente, tante e tanti gli under 30 e numerose le donne.
Avrei preferito un confronto e un dibattito, anche franco e aspro ma non è stato possibile.
Tuttavia ci sarà tempo per discutere, ritrovare serenità e riavviare relazioni.
Sono sempre stato un tipo inclusivo e ricordiamoci sempre che l’avversario da battere è il centrodestra”.
Ma le polemiche non accennano a placarsi, come sottolinea il componente della direzione nazionale del Pd Antonio Rubino.
“Barbagallo ha perso il referendum che ha imposto su se stesso dilaniando il partito: solo il 45% degli aventi diritto lo ha sostenuto.
Adesso si fermi e non faccia altro male al Pd.
Immagino che il sedicente segretario giocherà con i numeri provando a raccontare di feste nelle piazze e manifestazioni a suo sostegno ma la verità è che la sua scellerata linea politica è stata clamorosamente bocciata dagli iscritti nonostante fosse candidato unico e con regole scritte su misura.
Insomma ha perso, persino giocando da solo.
Serve voltare pagina e riposizionare il Pd siciliano sulla strada intrapresa da Elly Schlein che Barbagallo ha esposto in modo eccessivo e bisogna consegnare il partito in mani sicure.
Attenderemo pazientemente l’esito dei ricorsi in garanzia nazionale ma mi auguro che la politica arrivi prima”.
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