Luigi Mangione, 26 anni, italoamericano, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Brian Thompson, CEO del colosso sanitario UnitedHealthcare, a Manhattan, New York.
La famiglia di Mangione ha radici ad Enna, come riportato dall’edizione odierna de La Sicilia. Il nonno di Luigi, Nicola Mangione, emigrò da Castrogiovanni (l’attuale Enna) verso gli Stati Uniti nel 1920, imbarcandosi insieme ad altri parenti per New York.
Mangione è un italoamericano di quarta generazione, e la sua storia familiare affonda le radici in una comunità che, come molte altre, ha trovato negli Stati Uniti una nuova vita.
Il nonno di Mangione, che in Italia aveva gestito una piccola impresa nel settore delle costruzioni, aveva raggiunto un certo successo in America. Uno dei cugini del 26enne è, inoltre, un deputato del Maryland, appartenente al partito repubblicano, lo stesso di Donald Trump.
Mangione, descritto come uno studente modello, è stato motivato, secondo gli investigatori, da un profondo rancore verso il sistema sanitario americano. La causa del suo odio potrebbe risiedere in una vicenda personale legata a un parente malato, forse incapace di accedere a cure adeguate.
Luigi Mangione ha una laurea e un master in ingegneria e informatica.
Cresciuto nel Maryland, si è diplomato come miglior studente in una scuola privata, e ha tenuto il discorso durante la cerimonia di consegna dei diplomi. Su Linkedin, Mangione si presenta come ingegnere informatico in una compagnia automobilistica con sede in California, anche se, secondo le indagini, si era recentemente trasferito alle Hawaii, a Honolulu.
Mangione, che negli ultimi tempi sembrava nutrire un odio crescente nei confronti delle multinazionali farmaceutiche, è stato descritto dagli investigatori come un sostenitore dell’anticapitalismo e un ambientalista convinto. Tuttavia, a differenza di altri attivisti, Mangione ha scelto di tradurre il suo disappunto in azioni violente.
Si ritiene che il giovane avesse pianificato l’omicidio di Thompson, visto come simbolo del sistema sanitario statunitense, che annualmente registra guadagni superiori ai 1300 miliardi di dollari, più di un terzo del PIL del Regno Unito.
L’avvocato di Mangione, Thomas Dickey, ha annunciato che il suo cliente si dichiarerà innocente dell’omicidio e si difenderà anche durante il processo a New York. Durante l’udienza, che ha visto la richiesta di libertà su cauzione respinta, Mangione ha protestato urlando: “Questo non ha senso ed è un insulto all’intelligenza degli americani.”
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce. Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”. Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.