L’Inail ha pubblicato i dati relativi ai primi otto mesi dell’anno sugli incidenti sul lavoro. Fino al 31 agosto in Sicilia si sono registrati 16.716 incidenti e i morti sono stati 42. Sono dati che ovviamente non tengono conto di quanto succede nel mondo del lavoro nero.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 44)Continua anche in Sicilia la strage delle cosiddette ‘morti bianche’, lavoratori che lasciano la casa e la famiglia per andare a lavoro e non fanno ritorno.
“I dati rilevati nell’Isola al 31 agosto 2023 registrano un calo del fenomeno infortunistico del 29% (da 23.605 ad agosto 2022 a 16.716), una riduzione maggiore rispetto a quella nazionale, pari al 20,9% (da 484.561 a 383.242) dovuta anche al minor peso dei casi di contagio da Covid-19.
Non diminuiscono invece gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare nei primi otto mesi dell’anno un aumento dell’11,4%, da 2.296 a 2.557, superiore all’incremento nazionale, pari al 7%”.
A comunicarlo è stato l’Inail, l’Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, qualche giorno fa a Palermo nel corso di un incontro sulla sicurezza sul lavoro nella sede dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili.
I morti sul lavoro nei primi otto mesi dell’anno sono stati 42, di cui 7 nel solo settore costruzioni.
Le provincie di Catania e Messina hanno registrato 10 eventi mortali, seguite da Palermo e Siracusa con 7 denunce ciascuna e Trapani con 4 denunce.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 42)Per il presidente dell’Inail Giovanni Asaro sono “Numeri intollerabili”.
“Bisogna puntare sul rispetto delle regole e diffondere sempre di più la cultura della prevenzione senza dimenticare la formazione anche attraverso delle nuove tecnologie che possono essere adattate dalle aziende.
Ad esempio l’esoscheletro, i sensori, l’adozione di ponteggi adeguati: noi ad esempio porteremo in Sicilia un simulatore per i rischi connessi agli spazi confinati, che comportano infortuni che inevitabilmente sono solo mortali”.
Il presidente di Panormedil-Cpt, l’ente per la formazione e sicurezza in edilizia, Gaetano Scancarello, si è chiesto: “Ma quanto costa il risparmio?
In realtà si risparmia molto di più spendendo nella sicurezza: se si infortuna un lavoratore, andarlo a sostituire è un problema.
Oggi le aziende hanno bisogno di serenità.
Bisogna convincere quante più persone possibili che la sicurezza è un risparmio”.