Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia, è indagato dalla Procura della Repubblica di Palermo con l’accusa di corruzione.
Gaetano Galvagno, quarantenne di Paternò considerato vicino al presidente del Senato Ignazio La Russa, è uno dei politici più apprezzati del panorama siciliano.
Un recente sondaggio di Swg lo ha infatti collocato al terzo posto nella classifica di gradimento dei leader politici siciliani, con il 37%, primo tra quelli del centrodestra, ben 10 punti in più del presidente della Regione Schifani.
Secondo il Pm titolare dell’inchiesta, che è stata svolta dalla Guardia di Finanza, Galvagno, che nel corso dell’interrogatorio di due settimane fa ha respinto tutte le accuse, avrebbe favorito, nel 2023, l’assegnazione di fondi a due imprenditori in cambio di incarichi a due suoi collaboratori.
Galvagno aveva ricevuta l’avviso di proroga delle indagini all’inizio dell’anno e aveva chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti.
Uno dei finanziamenti è quello di 100 mila euro assegnati dall’assessorato regionale alle Politiche sociali alla Fondazione Dragotto per l’iniziativa “Un magico natale”, rivolta ai “ragazzi a rischio di marginalità sociale”, con la realizzazione di due eventi, a Palermo e a Catania, il 20 e il 21 dicembre, al Teatro Politeama e al Teatro Bellini.
L’altro finanziamento è quello di 200 mila euro assegnati al Comune di Catania per le iniziative di Natale e Capodanno, poi gestite dalla società “Puntoeacapo”.
Secondo l’accusa, che sarebbe supportata anche intercettazioni disposte dalla Procura, in cambio dell’elargizione dei fondi gli imprenditori avrebbero dato incarichi alla portavoce e all’addetto stampa di Galvagno.
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