“Il partito di Fratelli d’Italia ribadisce la propria linea politica con fermezza e chiarezza.
Chi risulta autosospeso dal partito e ha intrapreso percorsi politici alternativi è naturalmente libero di tale scelta, ma comporta l’impossibilità di continuare a occupare ruoli, spazi decisionali o simbolici all’interno di Fratelli d’Italia, sia a livello provinciale sia in sede regionale.
Ogni interlocuzione a Roma o altrove non potrà in alcun modo scavalcare le decisioni assunte dagli organi territoriali e dal Coordinamento regionale, poiché le regole valgono per tutti e non sono previste deroghe individuali”.
Così il Commissario regionale Fratelli d’Italia Luca Sbardella e quello provinciale Salvo Coletta, in una nota congiunta, nella quale confermano l’indicazione di esprimere scheda bianca per l’elezione del Presidente del Libero Consorzio, e che “l’unico sostegno elettorale ammesso per gli iscritti e i rappresentanti di Fratelli d’Italia è alla lista ufficiale del partito.
Contestualmente, chi decide di sostenere altre liste o candidati si pone automaticamente fuori dal perimetro di Fratelli d’Italia”.
È un attacco frontale a quella parte del partito schierata con il deputato regionale, attualmente auto sospeso da partito, Carlo Auteri.
Proprio il deputato di Sortino è inequivocabilmente il bersaglio dell’attacco dei vertici del partito, vicini al vice presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Luca Cannata.
Lo scontro tra i due leader sembra ormai insanabile.
Alle elezioni per il presidente e il consiglio del Libero Consorzio, che si svolgeranno tra due giorni, una parte consistente del partito è infatti schierata a sostegno della candidatura del sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa, e alcuni consiglieri comunali sono candidati nella lista ‘Comuni al centro’, contrapposta a quella di FdI.
Ieri, dopo il comunicato del commissario provinciale Coletta, l’ex presidente provinciale del partito Giuseppe Napoli aveva replicato accusandolo di assumere decisioni di competenza degli organi statutari.
“Le indicazioni unilaterali da parte del Commissario non hanno valenza proprio perché i direttivi potrebbero, a maggioranza, giungere ad altre conclusioni e orientamenti strategicamente più opportuni, come anche deliberare sulle stesse conclusioni oggi rassegnate da Coletta.
Il Partito è un organismo democratico autoregolamentato da uno Statuto democraticamente adottato dall’Assemblea Nazionale, composto a livello territoriale da Dirigenti, i quali, oltre ad avere il dovere di osservare le indicazioni del partito, hanno il diritto di deliberare democraticamente tali indicazioni”.
Resta da capire se davvero saranno cacciati da partito i “fratelli monelli”, ci sia concesso il termine leggero, che si contrappongono alla linea ufficiale del partito, considerato che tra questi ci sono due dei quattro sindaci che il partito conta in provincia.
I margini per una ricomposizione sembrano assottigliarsi ogni giorno di più, e solo nelle prossime settimane, dopo la conta delle elezioni di domenica, si capirà quale potrà essere il futuro politico del sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare e di quella di Portopalo Rachele Rocca e dei consiglieri comunali a loro vicini, se sarà ancora in FdI o altrove.
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