Nella seduta di Consiglio comunale del 25 giugno scorso è stato approvato l’adeguamento delle tariffe Tari per il 2025, con un incremento medio del 2% per le famiglie e del 6% per le utenze non domestiche.
L’adeguamento è avvenuto sulla base del piano economico finanziario (Pef) triennale già approvato lo scorso anno.
Il costo complessivo del servizio per il 2025 ammonta a circa 14,56 milioni di euro, un milione in più rispetto al 2024.
Ottavio Migneco, funzionario comunale responsabile dell’atto, ha spiegato che l’aumento è legato principalmente all’introduzione di nuove voci stabilite dalla delibera Arera, tra cui la componente perequativa, un contributo di 6 euro per utenza destinato al finanziamento del bonus sociale rifiuti.
Inoltre, ha evidenziato che nel 2025 non è stato erogato il contributo regionale da un milione di euro che l’anno precedente aveva permesso di contenere i costi.
Il sindaco Giuseppe Di Mare, intervenendo durante la seduta, ha respinto le accuse dell’opposizione, spiegando che i dati sulla raccolta differenziata contestati fanno riferimento al triennio precedente e che da sette mesi è stato presentato alla Srr un nuovo piano di raccolta volto a migliorare le percentuali.
Ha aggiunto che il Comune ha potenziato i controlli attraverso sistemi informatici e videosorveglianza, adottando anche una nuova ordinanza anti-abbandono rifiuti con sanzioni più severe.
Sul fronte dell’evasione, il sindaco ha dichiarato che negli ultimi due anni sono stati accertati oltre 2,2 milioni di euro, con 300 evasori totali individuati solo nell’ultimo anno.
Infine, ha precisato che eventuali benefici futuri legati ai termovalorizzatori potrebbero ridurre i costi di discarica, ma la priorità resta l’aumento della raccolta differenziata.
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