È stato firmato il decreto interministeriale che individua le aree demaniali marittime di Augusta e Taranto, idonee allo sviluppo di hub cantieristici offshore per il rafforzamento della filiera industriale nazionale nel settore delle energie rinnovabili marine.
La notizia è pubblicata sul sito del Mit, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha condiviso il provvedimento con Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Economia.
È quindi arrivata l’ufficialità di un provvedimento che era atteso da tempo.
Il testo del decreto interministeriale era stato diffuso ad inizio aprile, e il presidente della Regione Schifani ne aveva dato notizia dopo un incontro con il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che ne aveva anticipato informalmente il contenuto.
Le aree prioritarie selezionate di Augusta e Taranto sono state scelte in base a criteri di fattibilità tecnico-economica, disponibilità di spazi, tempi di realizzazione e connessione logistica.
Il decreto contiene anche gli interventi che dovranno essere realizzati per adattare i due porti alla produzione per l’eolico offshore.
Gli interventi infrastrutturali previsti comprendono ammodernamenti, dragaggi e adeguamenti di banchine, permetteranno lo sviluppo di attività fondamentali come produzione, assemblaggio e varo di componenti per impianti eolici galleggianti.
Il decreto prevede un investimento complessivo di 78,3 milioni di euro, che saranno distribuiti su tre annualità a partire già dall’anno in corso, e sarà finanziato tramite la riassegnazione dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di CO₂.
Si completa così il percorso avviato con il decreto energia, convertito in legge a marzo dell’anno scorso.
L’articolo 8 della legge, “Misure per lo sviluppo della filiera relativa agli impianti eolici galleggianti in mare”, che prevede la creazione di poli strategici nazionali nel settore della progettazione, della produzione e dell’assemblaggio di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare.
L’obiettivo è il raggiungimento dell’autonomia energetica nazionale e sostenere gli investimenti nelle aree del Mezzogiorno.
Il provvedimento del governo rappresenta per il polo industriale siracusano, una importantissima opportunità di rilancio del tessuto produttivo, per avviare quella transizione energetica in chiave ecologica, valorizzando le professionalità e il capitale umano.
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