Sabato 10 maggio ad Augusta si è tenuta la presentazione del libro “La Vela Magica”, evento promosso dall’associazione Icob, presieduta da Alessandro D’Oscini, nell’ambito del progetto ministeriale “Il Patto per la Lettura”, sottoscritto con il Comune.
Una mattinata di emozioni, testimonianze e valori quella andata in scena sabato 10 maggio ad Augusta, dove si è svolta la presentazione del libro “La Vela Magica”, a cura dell’associazione Icob.
L’iniziativa ha messo in luce l’impegno della Lega Navale Italiana verso le persone affette da patologie oncologiche, proponendo il mare e la vela non solo come metafora di libertà, ma anche come veri strumenti di riabilitazione fisica e psicologica.
L’opera, scritta “a quattro mani” da Giusy Scandurra e dall’ammiraglio Agatino Catania, con le illustrazioni di Seby Genovese, affronta con delicatezza e profondità i temi della malattia, della rinascita e della forza dei legami umani.
La presentazione si è conclusa con un gesto simbolico e carico di significato: gli autori hanno donato copie del libro ai presenti e alla biblioteca comunale, ricevendo un caloroso apprezzamento da parte del pubblico.
Il libro racconta la storia di Gioia, Samyra e della loro madre, protagoniste di un viaggio emotivo e reale attraverso la malattia e la speranza.
Le tre donne diventano parte di un equipaggio, veleggiando verso un futuro che, nonostante le difficoltà, torna a essere visibile all’orizzonte.
Il messaggio è chiaro: anche quando soffia il vento della tempesta, è possibile orientare le vele e continuare a navigare.
“Quando una diagnosi oncologica irrompe nella vita, si perde spesso la capacità di immaginare il domani”, ha spiegato la Scandurra, direttore dell’Uoc di Oncologia Medica all’Ospedale Cannizzaro e ricercatrice presso l’Università Kore di Enna.
“Attraverso la vela e l’impegno della Lega Navale, riusciamo ad aiutare le pazienti a tornare a progettare il futuro”.
Sulla stessa linea l’intervento del contrammiraglio Agatino Catania, presidente della Sezione di Aci Trezza della Lega Navale Italiana e Delegato per la Sicilia Orientale: “L’esperienza in barca aiuta a costruire legami forti, lo spirito di squadra diventa una cura. Con le nostre imbarcazioni, sottratte all’illegalità e oggi riutilizzate per fini sociali, portiamo avanti una nuova missione: ridare orizzonti a chi li aveva perduti”.
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio che la Lega Navale Italiana, in collaborazione con Acto Sicilia (Alleanza Contro il Tumore Ovarico), promuove da tempo per integrare salute e mare.
Tra i progetti più significativi: LEGAmi, che ha coinvolto le famiglie delle pazienti nel gioco dei nodi per rafforzare i legami affettivi, e Trezza in Vela, una regata simbolica che ha visto le pazienti protagoniste nella sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori ginecologici.
Un libro, dunque, che non è solo una storia, ma un simbolo di rinascita, un invito a guardare oltre la malattia, a navigare ancora, insieme.
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