È stato fatto riemergere all’alba di oggi, dalle due gru impegnate nelle operazioni di recupero, il relitto del mega yacht affondato davanti Porticello vicino Palermo, la notte del 19 agosto dell’anno scorso, provocando la morte del proprietario, il magnate americano Mike Lynch, e di altre sei persone.
Le operazioni di recupero dell’imbarcazione, lunga 56 metri e larga 11,5, sono curate dal consorzio britannico Tmc Marine.
L’imbarcazione, che dopo l’affondamento è rimasta per 10 mesi adagiata s 49 metri di profondità, era stata fatta emergere già ieri per consentire l’inserimento di alcune ulteriori cime di sollevamento, dopo aver eleminato l’albero alto 72 metri.
Ora lo scafo è a galla, visibile come testimoniano le immagini riprese dal drone e pubblicate sul sito Corriere Tv.
In mattinata inizieranno le operazioni di svotamento dell’acqua presente nello scafo, alla presenza del Pm Raffaele Cammarano che coordina per conto della Procura della Repubblica di Palermo, le indagini che dovranno fare luce sulle cause, fin qui oscure, dell’affondamento dell’imbarcazione.
Il magistrato è infatti presente a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto di Palermo, assieme ai militari che hanno condotto gli accertamenti.
La zona del recupero è controllata da diverse motovedette della Capitaneria che, assieme ai tecnici dell’Arpa, supportati da droni con raggi infrarossi, vigilano su eventuali sversamenti di carburante, per intercettare tempestivamente ogni rischio di inquinamento di quel tratto di mare.
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