Salvatore Calvaruso, il 19enne palermitano fermato per la sparatoria di sabato sera a Monreale, ha inizialmente confessato con dichiarazioni spontanee di aver partecipato all’aggressione che ha causato la morte di tre giovani e il ferimento di altri due. Tuttavia, davanti al pubblico ministero, si è avvalso della facoltà di non rispondere, rendendo le sue dichiarazioni iniziali non utilizzabili.
Le indagini hanno portato all’identificazione di Calvaruso grazie ai video delle telecamere di sorveglianza e alle dichiarazioni di testimoni. Un amico del ragazzo ha anche confermato di avergli prestato il motorino la notte della sparatoria e di avergli sentito dire di aver “combinato un macello sparando e uccidendo due persone”.
La Procura di Palermo contesta a Calvaruso il reato di strage, sottolineando che la sparatoria ha messo a repentaglio l’incolumità pubblica e che solo per caso le vittime non sono state più numerose. Le autorità stanno ora cercando di identificare gli altri quattro complici coinvolti nella sparatoria.
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