Il direttore dell’USR per la Sicilia, Giuseppe Pierro, ha incontrato oggi i sindacati della scuola assieme ai dirigenti degli Ambiti Territoriali, per una prima discussione sul dimensionamento scolastico.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 43)Sale la tensione in vista delle decisioni che dovranno portare, entro la fine di novembre, alla definizione della nuova rete scolastica regionale, secondo quanto prevede il Decreto Interministeriale 127 del 30 giugno scorso.
Il decreto, come è noto, prevede che nell’anno scolastico 2024/2025, le scuole autonome in Sicilia passino da 802 a 710, con la soppressione di 92 istituzioni.
Secondo quanto abbiamo appreso, nel corso della riunione che si è conclusa qualche ora fa, il Direttore Generale Dott. Giuseppe Pierro ha illustrato la posizione dell’USR Sicilia che, in quanto ufficio periferico del ministero dell’istruzione e del Merito, ha il compito di verificare il rispetto del D.I. 127 del 30/06/2023, ed ha confermato la perentorietà delle cifre contenute.
Il direttore Pierro, che ha evidenziando alcune incongruenze nel decreto dell’Assessore regionale rispetto alla norma nazionale, ha chiarito che non è al momento possibile stabilire quante scuole verranno aggregale in ciascuna provincia, considerato che l’unico vincolo è quello regionale.
Ma è diffusa la convinzione che gli Uffici provinciali stiano lavorando su numeri di scuole da accorpare già stabiliti, che potrebbero subire piccole variazioni, ma nel rispetto nel numero complessivo stabilito per la regione.
Nel corso della riunione, il segretario generale della Flc Cgil, Adriano Rizza, ha ribadito la posizione del suo sindacato, che si oppone con fermezza al provvedimento che porterà alla soppressione delle 92 autonomie in Sicilia, sottolineando come sia dettato da criteri esclusivamente economici, che nulla hanno a che vedere con la didattica e l’esigenza di garantire la qualità e l’efficacia del servizio scolastico.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 41)Rizza ha anche ribadito che Flc Cgil ha impugnato il decreto al Tar Lazio, con un ricorso che sarà trattato nell’udienza fissata per il 17 ottobre.
A conclusione della riunione, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di inviare una richiesta di incontro all’Assessorato Regionale all’Istruzione, per conoscere quali strategie politiche il governo regionale ha intenzione di mettere in campo.
Rizza ha polemizzato con il governo regionale siciliano che, a differenza delle regioni Puglia, Toscana, Emilia. Romagna e Campania, non ha impugnato il D.I.