L’Autorità di Sistema dei Porti del Mare della Sicilia Orientale, prendendo atto dei rilievi dell’Anac, che a dicembre scorso aveva evidenziato alcune criticità (leggi l’articolo), ha ritirato la procedura per la concessione dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania.
L’intera procedura è stata revocata con un decreto del Presidente dell’AdSP, ingenger Di Sarcina, che ha commentato il provvedimento.
“Fatti i doverosi approfondimenti giuridici, abbiamo discusso e deciso in comitato di gestione degli scorsi giorni di procedere all’annullamento della gara.non intendiamo mettere in discussione rapporti istituzionali con ANAC tanto è vero che sin dalla comunicazione di avvio del loro procedimento ispettivo avevamo sospeso ogni attività e non avevamo aggiudicato la gara.
Decideremo in futuro con il comitato di gestione, come conseguire gli stessi obiettivi originari seguendo un percorso confacente all’interesse pubblico e che sia al tempo stesso scevro da qualsiasi rischio.
Per il momento ci dedichiamo ad altre urgenze e priorità che riguardano i quattro porti del sistema”.
Il progetto prevedeva l’affidamento per 25 anni, mediante finanza di progetto, dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania e la realizzazione del terminal crociere in quello di Catania,
Avviato nel 2023, il progetto dell’AdSP aveva diviso il mondo della politica e della portualità locale.
L’intera procedura era stata fortemente criticata da una parte del modo politico locale e da alcune associazioni di operatori portuali.
Alla scadenza del termine previsto nel bando di gara, era pervenuta una sola offerta, quella del Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da O.S.P. Palermo Srl, Ecolsicilia Srl, Green Service Soc.Coop. Sociale, La Portuale IIA Scarl, Patania Srl.
L’Anac, al termine di una complessa istruttoria, che ha compreso un’attività ispettiva, svolta a maggio 2024, aveva evidenziato nella delibera, un documento di 21 pagine, una serie di criticità, riassunte in 5 punti, che riguardavano, aspetti diversi, tra cui l’errata determinazione del valore della concessione e la violazione delle disposizioni di riferimento in relazione all’equilibrio e sostenibilità della concessione.
L’AdSP, dopo una serie di approfondimenti e una lunga interlocuzione con l’Anac, è riuscita a sanare solo alcune delle criticità evidenziate arrivando alla determinazione di annullare l’intera procedura.
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