Un cittadino è stato sanzionato per affissione abusiva dopo aver esposto, sulla recinzione di una proprietà privata, uno striscione con la scritta: “8 e 9 giugno vota Sì al Referendum per un’Italia meno precaria”.
Secondo quanto riferito dallo stesso interessato, il manifesto non riportava simboli di partiti politici, sindacati o comitati promotori, e la sua esposizione non aveva finalità propagandistiche in senso stretto.
L’episodio ha preso una piega inaspettata dopo che l’uomo, il giorno prima della contestazione, si era recato presso il comando della polizia locale per ottenere chiarimenti sulla legittimità dell’affissione.
Gli sarebbe stato consigliato di inviare una comunicazione via email al comandante della polizia municipale per spiegare le motivazioni dell’iniziativa.
Tuttavia, poche ore dopo, agenti della municipale si sono presentati per notificare una sanzione amministrativa, facendo riferimento al regolamento comunale che vieta l’affissione non autorizzata, anche su spazi privati visibili dalla pubblica via, in conformità con la normativa nazionale.
Oltre alla sanzione, le autorità hanno prospettato possibili conseguenze penali in caso di rifiuto alla rimozione del manifesto o di mancata firma del verbale.
L’intervento ha dato inoltre origine a un’indagine per chiarire la titolarità dell’immobile su cui era stato affisso lo striscione, risultato intestato a un’altra persona, apparentemente all’oscuro dei fatti.
In base a quanto previsto dalla normativa vigente, anche il proprietario dell’immobile potrebbe essere chiamato a rispondere dell’accaduto.
Un dettaglio ulteriore, emerso nel confronto tra cittadino e agenti, riguarda la presenza di una bandiera della Palestina affissa nello stesso spazio, la quale non è stata oggetto di contestazione.
“Mi è stato detto che, in un certo senso, sono stato graziato: non mi hanno obbligato a rimuovere anche quella”, ha commentato l’uomo con tono ironico.
“Ringrazio la polizia locale e l’amministrazione per l’attenzione che mi hanno riservato: non pensavo di meritare tanto interesse”, ha aggiunto sarcasticamente.
La vicenda è ora al vaglio della Prefettura, che dovrà determinare l’entità definitiva della sanzione e valutare eventuali ulteriori profili di responsabilità.
Il comandante della Polizia locale di Augusta, Salvatore Daidone da noi interpellato preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione in merito.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.