Resta rovente il clima all’interno del Partito democratico siciliano, in vista del congresso regionale che dovrà a eleggere il nuovo segretario.
È fallita la mediazione del commissario ad acta per il congresso Nico Stumpo, nominato dalla segretaria nazionale Elly Schlein per fare abbassare i toni e avvicinare le parti in conflitto.
L’Assemblea regionale del Partito democratico del 27 gennaio scorso, che avrebbe dovuto deliberare il regolamento del congresso, si era infatti conclusa in un clima di scontro, tra polemiche, insulti e grida “vergogna”.
A spuntarla era stato il segretario Anthony Barbagallo, che aveva imposto l’elezione del segretario da parte degli iscritti al partito.
A uscire sconfitta era stata quindi l’ala che voleva le primarie aperte sul modello di quelle che hanno decretato l’elezione a sorpresa della Schlein ormai oltre due anni fa, che avevano denunciato diverse irregolarità nella votazione.
Si tratta di un gruppo guidato dal deputato regionale Fabio Venezia, che fa riferimento al presidente nazionale del partito, Stefano Bonaccini, e a Matteo Orfini, con la maggioranza del gruppo parlamentare all’Ars ed alcune figure storiche del Pd siciliano, seppure ufficialmente non allineati, come il presidente della Commissione antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, e l’ex senatore Mirello Crisafulli.
Anthony Barbagallo sarà probabilmente l’unico candidato alla segreteria, dopo il ritiro della disponibilità del presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici (leggi l’articolo), e la rinuncia dell’ex sindaco di Troina e deputato regionale, Fabio Venezia.
Con il segretario uscente Barbagallo si sono schierati 80 tra parlamentari nazionali, regionali e dirigenti che hanno sottoscritto un documento di sostegno.
“Siamo molto soddisfatti per la scelta di sostenere la mozione ‘rigeneriamo il Pd’ a sostegno della candidatura di Anthony Barbagallo come segretario regionale del Pd siciliano“.
Tra i firmatari il parlamentare Peppe Provenzano, il vice presidente Dem in Senato Antonio Nicita, la deputata Giovanna Iacono, i parlamentari regionali Nello Dipasquale e Dario Safina, l’ex eurodeputato Pietro Bartolo, il coordinatore regionale della mozione Schlein, Sergio Lima.
A loro va aggiunta Valentina Chinnici, che ha proprio in questi giorni accettato di essere la vice segretaria di Barbagallo.
Sul piede di guerra invece gli oppositori, che denunciano il silenzio della segretaria nazionale su quanto avviene in Sicilia e minacciano di disertare il congresso.
Schlein deve sapere che non possiamo partecipare ad un congresso farsa, dove le regole sono state stabilite da Roma.
Ci troviamo di fronte ad una situazione davvero insopportabile, non è più possibile continuare a sostenere una sordità da parte della segreteria nazionale Schlein”.
È andato pesante il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro, parlando nel corso di una conferenza stampa a Palermo.
“Non hanno nemmeno apprezzato la disponibilità, in questi giorni, della figura di Antonello Cracolici che ha messo nome ed esperienza per dire: fermatevi, prima che sia troppo tardi. Noi non ci stiamo e lo abbiamo palesato in questi mesi di silenzio.
Il 27 di gennaio si è consumata la fine delle regole del Pd”.
Il gruppo di parlamentari e dirigenti ha presentato un ricorso alla commissione di garanzia del partito, per annullare degli atti dal 27 gennaio ad oggi, compresa l’indizione del congresso stesso.
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