L’incendio e l’enorme colonna di fumo nero che si è sviluppato questa mattina in un capannone della Ecomac Smaltimenti, l’impianto di trattamento dei rifiuti che opera nel territorio di Augusta (a ridosso della zona industriale), in provincia di Siracusa, ha scatenato l’ennesimo grido d’allarme del “Comitato stop veleni” e la preoccupazione dell’intera popolazione in provincia.
Immediato è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile che si sono recati sul posto.
“Chiediamo di conoscere nel più breve tempo possibile le risultanze delle analisi che sappiamo ARPA ha avviato, e invochiamo l’intervento della magistratura al fine di verificare eventuali ipotesi di reato”, si legge nel comunicato.
“Si ripete come un disco rotto ancora per decine di migliaia di abitanti a ridosso dell’insediamento industriale siracusano, l’aria di venti irrespirabili e certamente tossica. Questa si tratta di un incendio divampato presso Ecomac, che fa seguito a quello del 22 agosto del 2022. Stessa situazione ambientale, con annesso appestamento e danno alla salutre e alle matrici ambientali tutte.
“Le parole da parte delle autorità preposte alla tutela della salute pubblica quella volta furono di rassicurazione ma nessuno abboccò.
Il Comitato Stop Veleni si chiede e vi chiede cosa sia successo questa volta e quale atteggiamento dobbiamo tenere in questa spregevole situazioni, certi che ci verrà raccontata anche questa volta, che è tutto sotto controllo”
“Numerose le segnalazioni sulle copiose immissioni in atmosfera di sostanze verosimilmente tossiche (diossina su tutte?) ben visibili ad occhio nudo anche a distanza di chilometri che si sposta in funzione del vento verso le zone collinari del siracusano.
Condanniamo fortemente ogni e qualsivoglia attività eventualmente ravvisabile in termini di responsabilità per l’accaduto.
Questo scempio ambientale poteva essere evitato? Chi pagherà per esso? L’auspicio è che almeno ci sia una svolta sistemica e corale a vantaggio dei nostri territori che non possono sopportare oltre”.
Le istituzioni comunali di Augusta, Priolo e Melilli, immediatamente lo scoppio dell’incendio, hanno consigliato alla popolazione di evitare la permanenza in luoghi aperti e di chiudere le finestre delle proprie abitazioni. Si attendono nuovi sviluppi sulla vicenda per accertare eventuali responsabilità.
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